La Russia: «L’Occidente sta infiammando la Serbia con le tecniche di Maidan»

L’accusa di Zakharova dopo i disordini per i brogli alle elezioni

La Russia accusa l’Occidente di «infiammare la situazione in Serbia», dove ieri migliaia di persone sono scese in piazza per denunciare brogli alle elezioni. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca ha detto che «stanno cercando di infiammare la situazione utilizzando ‘le tecniche di Maidan’, è evidente». Il riferimento è alla rivolta in Ucraina contro l’allora presidente filorusso Viktor Yanukovic. La protesta a Belgrado si è conclusa nella notte, con un bilancio di 35 arresti e due agenti di polizia gravemente feriti. Il cartello d’opposizione “La Serbia contro la violenza” aveva organizzato la manifestazione per denunciare presunti brogli alle elezioni del 17 dicembre scorso. Il raduno si è trasformato ben presto in una contestazione violenta.


L’assalto al Municipio

Alcuni manifestanti si sono diretti verso il Municipio per assaltarlo. Dopo un lancio di uova, bottiglie di plastica e pomodori la polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Porte e finestre dell’edificio sono state distrutte. Alla fine le forze dell’ordine hanno respinto i manifestanti nelle strade laterali. Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto che due agenti sono stati feriti e ha parlato di un tentativo di prendere il potere in modo forzato nelle istituzioni locali. «Abbiamo prove solide a sostegno e non ci arrenderemo. Nessuno ha il diritto di distruggere la nostra casa, di distruggere la proprietà del nostro Paese e dei nostri cittadini, per non parlare del fatto che hanno causato gravi ferite ai nostri agenti di polizia», ha detto Vukic in tv.


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