Uomini, donne e bambini. Seminudi, in stato di detenzione nello stadio Yarmouk di Gaza City. È quanto mostrerebbe un filmato diffuso dalla Cnn, ripreso dal profilo di Yosee Gamzoo Letova. L’emittente statunitense afferma di essere riuscita a geolocalizzare dove avviene quanto mostrato nel video, ma di non essere in grado di datarlo. Nella stessa area, l’ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha dichiarato di aver ricevuto segnalazioni di detenzioni. La Cnn racconta quanto si vede nel filmato: in un fotogramma si vedono «quelli che sembrano essere due ragazzi, spogliati fino alla biancheria intima, che camminano e tengono entrambe le mani in alto mentre le Idf li dirigono nello stadio», mentre «in un altro filmato, due figure che sembrano essere gli stessi ragazzi spogliati sono visti con le mani sopra la testa, mentre sono allineati in fila indiana con altri maschi che sembrano essere adolescenti e adulti». E ancora, in un altro momento, «si vedono tre donne completamente vestite, bendate e con le mani legate dietro la schiena, sedute sull’erba davanti a una porta da calcio dello stadio. Si vede una bandiera israeliana appesa alla porta da calcio». L’esercito israeliano, contattato dall’emittente, non ha commentato il video. Intanto, secondo le autorità di Hamas che governano la Striscia di Gaza, sale a 21.320 il numero di morti nella regione, ai quali si aggiungono oltre 55mila feriti.
«L’asse del male»
Il numero due di Hezbollah Naim Qassem ha parlato alla folla radunatasi per i funerali di un combattente ucciso nel sud del Libano, puntando il dito contro la coalizione del male che minaccia il Paese. Citando anche l’Italia: «È necessario far fronte comune contro la coalizione del male di Usa, Israele, Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania, con la coalizione del bene delle forze della resistenza anti-israeliana in Palestina, Libano, Iran, Yemen e Iraq». Il riferimento al nostro Paese è dovuto alla partecipazione dell’Italia alla missione Prosperity Guardian, la coalizione a guida Usa nel Mar Rosso per rispondere alle minacce degli Huothi che dallo Yemen hanno attaccato diverse imbarcazioni, commerciali e militari, e il sud di Israele. L’Italia ha anticipato l’invio della fregata Fasan e parteciperà alle operazioni di controllo dell’area per .
L’attacco di Erdogan
«Quello che fa il premier israeliano non è da meno rispetto a quello che ha fatto Adolf Hitler. Oggi la Germania continua a pagare il prezzo di Hitler, e per questo motivo non alza la voce». Durissimo il presidente turco Recep Tayyp Erdogan contro la gestione di Benjamin Netanyahu del conflitto in corso tra Israele e Hamas. Non è tardata ad arrivare la replica del premier: «Erdogan, che commette un genocidio fra i curdi e che si è aggiudicato il record mondiale di arresti di giornalisti contrari al suo regime, è l’ultimo che può farci prediche», ha dichiarato. «Il nostro è l’esercito più morale al mondo, che combatte ed elimina l’organizzazione terroristica più disgustosa e crudele al mondo: Hamas-Isis, che si è macchiata di crimini contro la umanità e che Erdogan invece loda, offrendo anche ospitalità ai suoi dirigenti», ha aggiunto il premier. La popolazione di Gaza, secondo quanto dichiarato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus è in «grave pericolo». Solo 15 dei 36 ospedali della Striscia funzionano a pieno regime.
La situazione del conflitto
Intanto, mentre le forze di difesa israeliane proseguono incessanti a bombardare il sud della Striscia di Gaza, gli Hezbollah hanno lanciato verso Israele circa 90 droni e razzi. Un drone si è schiantato vicino a un villaggio nel Golan annesso a Israele. Inoltre, secondo i media israeliani, un drone con buona probabilità carico di esplosivo lanciato dalla Siria sarebbe caduto nella tarda serata di ieri a sud dell’insediamento di Eliad, provocando danni, ma nessuna vittima o feriti. Non migliora la situazione al centro di Gaza dove l’esercito israeliano continua le proprie operazioni. Nelle ultime 24 ore sono almeno 200 i palestinesi rimasti uccisi nei raid israeliani della Striscia. Mentre l’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 3 giovani soldati uccisi in combattimento a Gaza: si chiamavano Asaf Pinhas Tubul (22 anni), Neriya Zisk, (24 anni) e Dvir David Fima, (32 anni). Il bilancio dei soldati uccisi dall’avvio dell’operazione di terra a Gaza sale così a 167.
«Gli ostaggi (anche bambini) hanno subito o assistito ad abusi sessuali»
Gravi accuse arrivano dalle testimonianze del reparto di psichiatria del centro medico Ichilov di Tel Aviv raccolte dal Guardian. «La maggior parte degli ostaggi israeliani che sono stati rilasciati a novembre ha subito abusi fisici e mentali molto gravi», ha rivelato Renana Eitan, la responsabile del centro dove vi sono in cura 14 ostaggi, di cui 9 minorenni e due con meno di 10 anni. «I bambini sono stati drogati dai loro rapitori, anche con ketamina e benzodiazepine, quelli a cui é stata somministrata ketamina hanno avuti gravi crisi di astinenza. Tutti gli ostaggi che ho avuto in cura hanno subito direttamente o assistito ad abusi sessuali, compresi i bambini piccoli». Una donna, fa sapere Eitan, è stata sequestrata e tenuta sottoterra al buio totale, «diventando psicotica con allucinazioni, che di solito si verificano quando si privano le persone di tutti i sensi normali». Ma non solo: «Altre due donne sono state tenute in una gabbia di un metro per un metro e mezzo».
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