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La reazione della Cina alla vittoria dell’indipendentista Lai: «Il voto non eviterà la riunificazione». E Biden si tiene fuori

Pechino ribadisce la linea dura, mentre arrivano le prime reazioni per l’esito del voto di Taipei da Casa Bianca e Bruxelles

Cominciano ad arrivare le prime reazioni internazionali al risultato delle elezioni presidenziali a Taiwan, l’isola che da anni si trova al centro di una contesa tra Cina e Stati Uniti. A trionfare alle urne è il vicepresidente Lai Ching-te, che si fa chiamare William Lai e ha ottenuto più di cinque milioni di voti, oltre il 40% delle preferenze. Il candidato del Partito democratico progressista ha avuto la meglio sul rivale filo-cinese Hou Yu-ih – candidato del Kuomintang (Kmt) – che ha ammesso la sconfitta. Un brutto colpo per Pechino, che ci tiene però a mettere in chiaro fin da subito che la sua strategia non è cambiata di una virgola. Le elezioni a Taiwan, ha affermato il portavoce del governo cinese Chen Binhua, «non impediranno l’inevitabile tendenza alla riunificazione della Cina», né «altereranno l’aspirazione condivisa dai compatrioti dello Stretto di Taiwan a stringere legami più stretti». Non solo: il governo cinese annuncia che si opporrà «con forza alle attività separatiste mirate all’indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere». Il Paese guidato da Xi Jinping ci tiene comunque a precisare che continuerà «a lavorare con partiti politici, gruppi e persone di vari settori di Taiwan», incrementando gli scambi commerciali e le strategie di cooperazione, che comprendono la promozione «congiunta» della cultura cinese.


Le reazioni di Usa e Ue

Se Pechino conferma la linea dura, Washington si sfila. «Gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza di Taiwan», si è affrettato a dire il presidente americano Joe Biden dopo il voto. Intanto il suo segretario di Stato, Antony Blinken, ha chiamato il neo presidente eletto William Lai per congratularsi per la vittoria: «Taiwan è una democrazia forte». Resta alla finestra l’Unione Europea, che si congratula con gli abitanti dell’isola per la partecipazione alle elezioni, ma precisa: «La pace e la stabilità nello stretto di Taiwan sono elementi chiave per la sicurezza e lo sviluppo nella regine e a livello globale. L’Ue resta preoccupata per le crescenti tensioni nell’area e si oppone a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiamento dello status quo».


Foto di copertina: EPA/Daniel Ceng | Il neo presidente eletto di Taiwan, William Lai (13 gennaio 2024)

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