Genova, la Guardia di Finanza congeda l’appuntato ballerino. «Faceva corsi di salsa senza registrare i pagamenti»

Lui sostiene di esser stato sempre trasparente con il comando, ma da alcune indagini sarebbero emerse alcune incompatibilità con la divisa

Balli proibiti nella Guardia di Finanza. Ma non certo per le movenze, bensì per la salsa seguita con passione a discapito dell’impegno lavorativo. Per questo motivo D.F. sarebbe stato messo in congedo dalle Fiamme Gialle. A ricostruire la sua storia è Repubblica Genova. L’appuntato stesso non ci sta e rivuole la sua divisa. «Dal 2006 ha costantemente comunicato alla propria amministrazione d’appartenenza di svolgere attività al di fuori dell’orario di lavoro a titolo gratuito o esclusivamente con la corresponsione di rimborsi forfettari di spesa nei limiti dell’importo definito dalle normative fiscali vigenti», spiegano in sua difesa.


Le indagini

L’hobby del finanziere è legato ad un’associazione, la cui principale attività sono i corsi di danza. Fin qui nulla di male, ma in base alle indagini nel circolo veniva esercitata in «maniera professionale ed organizzata attività con spettacolo e servizio bar», dove, secondo l’audizione di diversi soci, l’uomo avrebbe direttamente gestito corsi e elezioni di ballo a pagamento «con l’individuazione di importi non indicati nelle scritture contabili, riferiti alla sola annualità 2022, per circa 59.000 euro». Non solo oltre all’accusa di pagamenti in nero i locali del circolo, dove veniva pagato un affitto, sono di proprietà dell’appuntato. E sempre quest’ultimo «oltre ad esercitare l’attività di maestro di ballo ricopre la carica di vicepresidente dell’ente e svolge funzioni di controllo dell’associazione… con la presunzione che egli abbia ricevuto costantemente dalla stessa associazione proventi in contanti senza alcuna indicazione sulle scritture contabili… l’associazione, inoltre, versa al ricorrente il corrispettivo annuo di 36.000 euro per l’affitto dei locali ove svolge l’attività». Il finanziere, assistito dalle avvocate Raffaella Rubino e Paola Marongiu, ha presentato ricorso al Tar con richiesta di sospensiva contro la quale si è opposta l’avvocatura dello Stato con il legale Alberto Ricci. I giudici hanno respinto la sospensiva, fino al giudizio di merito. Per ora quindi niente divisa per il finanziere.


(immagine Preillumination SeTh su Unsplash)

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