«Mi spari, rischio di morire e non mi chiedi neanche scusa»: le parole di Luca Campana contro Pozzolo dopo lo sparo di Capodanno

L’indagine della procura di Biella procede spedita. Intanto emergono nuovi dettagli sugli attimi appena successivi all’incidente

«Mi hai sparato, sto rischiando di morire e non mi chiedi nemmeno scusa». Sarebbero queste, secondo alcuni testimoni, le parole pronunciate da Luca Campana, l’elettricista di 31 anni rimasto ferito la notte di capodanno da un colpo esploso dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo. A ricostruire quegli attimi è La Stampa, secondo cui l’inchiesta della procura di Biella starebbe procedendo spedita verso la conclusione. Al momento, il parlamentare di FdI è l’unico indagato. Le ipotesi di reato di cui dovrà rispondere sono lesioni colpose, omessa custodia di armi e – da ieri – anche porto abusivo di armi da fuoco. Il 4 gennaio, qualche giorno dopo il colpo di pistola accidentale, Campana ha denunciato formalmente Pozzolo, dicendo che era stato lui a sparare.


Subito dopo che è stato colpito, scrive oggi La Stampa, il genero del caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro avrebbe inveito contro il deputato di Fratelli d’Italia. Dopodiché, è stato caricato su un tavolo e trasportato a fatica fuori dal locale, dove ha aspettato l’arrivo dei soccorsi. Ed è proprio nel piazzale fuori dall’ex asilo che si trovava, stando alle ricostruzioni, il sottosegretario Delmastro al momento dello sparo. La pista più probabile al momento vuole che sia stato Pozzolo a far partire il colpo di pistola, anche se il parlamentare di FdI continua a ribadire che le cose non sono andate davvero così.


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