Liliana Segre: «Non mi devo discolpare in quanto ebrea per ciò che fa Israele» – Il video

La senatrice a vita davanti al Memoriale per la Shoah: «Il 27 gennaio non è fatto per gli ebrei, gli ebrei hanno 365 giorni della memoria all’anno»

«Lo scorso 27 gennaio sono successe cose che mi hanno lasciato sgomenta. Io non penso proprio di dover rispondere, di dovermi discolpare, in quanto ebrea di quello che fa lo Stato di Israele». Queste le parole della senatrice a vita Liliana Segre durante il discorso al Memoriale della Shoah, a 80 anni dalla deportazione. «Trovo sbagliato mescolare cose completamente diverse – ha aggiunto Segre – come hanno fatto tanti che hanno pensato di mettere in discussione il 27 gennaio per quello che sta succedendo a Gaza. Evidentemente hanno un bisogno spasmodico di fare pari e patta con la Shoah, di togliere agli ebrei il ruolo di vittime per antonomasia, di liberarsi da un inconscio complesso di colpa. Questo fenomeno segnala anche un fallimento educativo in questi più di 20 anni dall’approvazione della legge: sembra che qualcuno abbia scambiato il Giorno della Memoria per una specie di regalo fatto agli ebrei, da revocare se gli ebrei si comportano male. Ma allora siamo davanti ad una catastrofe culturale».


«Qualcuno ha scambiato il Giorno della Memoria per una specie di regalo fatto agli ebrei»

«Il 27 gennaio non è fatto per gli ebrei, gli ebrei hanno 365 giorni della memoria all’anno, non gli serve il 27 gennaio, ma per ricordare agli europei un crimine europeo, e agli italiani un crimine anche italiano». La senatrice ha segnalato «un fallimento educativo in questi più di 20 anni dall’approvazione della legge: sembra che qualcuno abbia scambiato il Giorno della Memoria per una specie di regalo fatto agli ebrei – ha aggiunto -, da revocare se gli ebrei si comportano male. Ma allora siamo davanti ad una catastrofe culturale».


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