La procuratrice che accusa Trump ammette la relazione con il collega. L’ex presidente all’attacco: «È un processo truffa»

Trump è imputato per aver cercato di ribaltare il risultato elettorale in Georgia. Ma il ruolo della pm è stato messo in discussione per la sua storia clandestina con il magistrato che ha voluto nell’inchiesta

Mentre le primarie repubblicane entrano nel vivo a tenere banco sono ancora le vicende giudiziarie che riguardano il principale candidato del Grand Old Party, Donald Trump. Ad agosto è arrivata la quarta incriminazione per l’ex presidente statunitense. Secondo la procuratrice distrettuale Fani T. Willis, Trump avrebbe tentato di ribaltare il voto nello Stato della Georgia facendo pressioni sul comitato elettorale, a quattro giorni dall’assalto a Capitol Hill. La pm nelle ultime settimane è finita al centro delle polemiche per una presunta relazione sentimentale con un collega, Nathan Wade, assunto proprio dal suo ufficio per istruire l’indagine. Il rapporto clandestino è stato scoperto e messo in luce da uno degli avvocati del team di Trump, e ha spinto la commissione Giustizia della Camera dei rappresentanti, presieduta dal Repubblicano Jim Jordan, a convocare la procuratrice per testimoniare. Secondo gli avversari, come racconta il New York TImes, Willis avrebbe beneficiato del lavoro del collega, che avrebbe utilizzato parte dei compensi ricevuti per pagare dei viaggi di coppia, nonostante Wade non avesse le qualifiche per ricoprire quel ruolo. Willis, in audizione, ha ammesso la relazione ma ha dichiarato che è iniziata dopo l’assunzione nel suo ufficio e ha assicurato che non ha in alcun modo inficiato sullo svolgimento dell’indagine. Il team di legali che assiste l’ex presidente vorrebbe minare la reputazione di entrambi i magistrati fino a far togliere loro il caso. Subito dopo la testimonianza di Willis, Trump ha esultato sul suo social Truth, accusando la procuratrice: «Fani Willis mi ha indagato in collaborazione con la Casa Bianca e il dipartimento di Giustizia e così, dando la caccia alla persona di più alto livello e candidato repubblicano, è riuscita a far guadagnare al suo “amante” molto più denaro, quasi 1 milione di dollari, di quanto sarebbe riuscita a ottenere per l’accusa di qualsiasi altra persona o individuo. Ciò significa che questa truffa è totalmente screditata, è finita».


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