Gigi D’Agostino e il ritorno a Sanremo dopo la malattia: «Ho vissuto un enorme trauma, ora sto bene»

Il Capitano si esibirà il 9 febbraio a bordo della nave da crociera ormeggiata al largo di Sanremo

Gigi D’Agostino è pronto a tornare “in pista”. Il Capitano si esibirà il 9 febbraio a bordo della nave da crociera ormeggiata al largo di Sanremo, durante la kermesse canora in programma dal 6 al 10 dello stesso mese. Un ritorno atteso dai fan, preoccupati per le condizioni di salute dopo l’annuncio della «grave malattia» che lo aveva colpito «in modo aggressivo». Ma ora, il padre di singoli di successo come L’Amour Toujours e Bla bla bla fa sapere, in un’intervista sul Corriere della Sera, di stare meglio. «Certo – confida il dj torinese – ho vissuto un enorme trauma quindi non posso sapere qual è il mio futuro, ma mi ritengo fortunato in tutto. Vado a camminare, a correre, ho ripreso la vita di prima». Della malattia preferisce, però, non parlarne: «Fosse per me non avrebbe mai detto neanche che stavo male. Ho dovuto farlo perché a novembre 2021 avevo in programma un concerto, già spostato due volte per la pandemia. È stato un momento tragico. Gradirei non spiegare altro perché se no metto in moto immaginari, ma a cosa serve?», sottolinea. 


La partecipazione a Sanremo 2024

La sua partecipazione alla 74esima edizione del Festival di Sanremo non era in programma. «Ho avuto qualche problema, poi mi sono ripreso, ma non riuscivo più a uscire né a incontrare gente. Sono stato così tanto chiuso, fra il Covid e il mio problema, che dopo ho dovuto affrontare una cosa che non avevo considerato, cioè la parte mentale. Quindi c’è stato un buco di alcuni mesi e poi, essendoci questa bella proposta, ho deciso di accettare», spiega Gigi Dag, che ammette inoltre di non essere mai riuscito ad affrontare la tv per la sua «timidezza estrema». Eppure, la proposta di Amadeus lo ha spronato. E poi «C’è la nave che è un simbolo pazzesco per me: sono da sempre affascinato dall’idea del navigare dentro la musica e ne ho fatto la mia divisa. E poi c’è il ritrovare il pubblico», conclude.


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