Stellantis e il futuro degli impianti in Italia, John Elkann a colloquio con Mattarella e Giorgetti. E i sindacati chiedono d’incontrare Meloni e Tavares

Gli incontri di alto livello a Roma «programmati da tempo», fa sapere l’azienda. La smentita ufficiale di progetti di fusione con Renault

Giornata di incontri istituzionali per il presidente di Stellantis, John Elkann, che ha incontrato a Roma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il governatore di Bankitalia Fabio Panetta, l’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi. Incontri «programmati da tempo», viene fatto sapere, che hanno offerto l’occasione per fare il punto sulle attività italiane del gruppo. Nei fatti, Elkann avrebbe ribadito secondo l’agenzia Ansa l’impegno per realizzare i progetti industriali in atto e per le attività di comune interesse oggetto del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nelle scorse ore il presidente della casa automobilistica nata dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Psa aveva smentito progetto di ulteriori aggregazioni, dopo che erano circolate voci di contatti con Renault. «Non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori. La società è concentrata sull’esecuzione del piano strategico Dare Forward e nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati, per rafforzare la sua attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l’Italia», la puntualizzazione di Elkann.


Sindacati in fibrillazione

Sul fronte sindacale, intanto, dopo l’annuncio di Stellantis dello stop alle linee produttive e la cassa integrazione per i dipendenti di Mirafiori dal 12 febbraio al 30 marzo e gli affondi dell’Ad Tavares sui rischi per gli impianti italiani i segretari generali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno chiesto di incontrare la premier Giorgia Meloni, i ministri del Lavoro Calderone e delle Imprese Adolfo Urso e lo steso Ad del gruppo al ministro «al fine di aprire un tavolo di confronto puntuale sulla situazione degli stabilimenti italiani del gruppo e della rete di fornitura». Benaglia, De Palma e Palombella sottolineano nella richiesta l’urgenza di «definire gli impegni futuri di Stellantis in Italia, il quadro delle missioni industriali per gli stabilimenti italiani, la loro messa in sicurezza sul piano dell’occupazione».


Leggi anche: