Giorno del Ricordo, Meloni omaggia i martiri delle Foibe: «Qui a chiedere perdono. C’è stato colpevole silenzio»

Oggi la premier è in visita a Basovizza, accompagnata da alcuni suoi ministri

«Siamo qui a chiedere ancora perdono a nome delle istituzioni di questa Repubblica per il colpevole silenzio che per decenni ha avvolto le vicende del nostro confine orientale e per rendere omaggio a tutti gli istriani i giuliano-dalmati per rimanere italiani decisero di lasciare tutto, case, beni, terreni per restare con l’unica cosa che i comunisti titini non potevano togliere loro e cioè l’identità». Queste le dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’anniversario in ricordo delle vittime delle Foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. «L’Italia onora la memoria di chi fu vittima di quegli orrori disumani e non dimentica il dolore patito da chi fu costretto ad abbandonare la propria casa e la propria terra per amore dell’Italia», ha prima scritto su Facebook la premier. Ieri era stato Sergio Mattarella ad anticipare la ricorrenza con un evento al Quirinale. Le vicende relative alle Foibe, ha detto il capo dello Stato, «costituiscono una tragedia, che non può essere dimenticata. Non si cancellano pagine di storia, tragiche e duramente sofferte. I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione».


Il ricordo bipartisan

Il ricordo per le vittime delle Foibe è trasversale a tutti i colori politici. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, parla di «una giornata molto significativa» e ricorda il disegno di legge messo a punto dal governo che prevede la creazione a Roma di «un grande museo del ricordo che sia un luogo della memoria». Gian Marco Centinaio, vicepresidente leghista del Senato, scrive che «un Paese civile non può dimenticare le tragedie della sua storia, anche quando qualcuno vorrebbe cancellarle». Ma a celebrare la ricorrenza sono anche le opposizioni. Anna Ascani, vicepresidente della Camera ed esponente del Pd, scrive sui social: «L’Italia non dimentica. La memoria di quella tragedia alimenti la lotta incessante per sradicare la malapianta dell’odio». Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, invita tutti a unirsi nel ricordo delle vittime delle Foibe, la cui memoria «è stata negata per molto tempo».


La visita a Basovizza

Per celebrare il Giorno del Ricordo, oggi la premier è in visita al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, sul Carso triestino. Meloni ha fatto ingresso accompagnata da alcuni ministri: Antonio Tajani (Esteri), Gennaro Sangiuliano (Cultura), Luca Ciriani (Rapporti con il parlamento), Andrea Abodi (Sport). Quest’anno si celebra il ventennale dell’istituzione del Giorno del ricordo, introdotto con legge dello Stato nel 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».

Foto di copertina: ANSA/Filippo Attili | La facciata di Palazzo Chigi, a Roma, illuminata con il tricolore (10 febbraio 2024)

Leggi anche: