«Voti a Geolier comprati con logiche mafiose». Polemiche contro il prete influencer (di Verona) su TikTok: «Razzismo mascherato» – Il video

L’accusa di don Ambriogio Mazzai: «Al Festival della musica italiana era presente una canzone non in italiano». Il suo video sotto accusa, dopo la denuncia del parlamentare campano Borrelli

Non si placano le polemiche sul televoto di Sanremo e i risultati raggiunti dal cantante di Secondigliano, Geolier, arrivato primo tra i voti popolari. Ora a infierire sul giovane artista, che già nei giorni scorsi è stato fischiato dai giornalisti e dal pubblico dell’Ariston, è don Ambrogio Mazzai. Conosciuto per essere il prete influencer di Verona che su TikTok fornisce prediche e consigli ai suoi fedeli e ai suoi follower, non nasconde sui social tutto il suo astio per il Festival di Sanremo. «Non l’ho mai guardato e anche quest’anno ho deciso di non farlo. Mi hanno però raccontato come è andata e la cosa che più mi ha colpito e reso ancora più significativo il mio non guardare e finanziare queste logiche è stato il fatto che una canzone presentata al Festival della musica italiana non era in italiano», commenta in un video su TikTok. Poi prosegue l’attacco, riferito – seppur non esplicitamente – a Geolier, con accuse pesantissime. «Questa canzone è stata fatta arrivare in alto comprando voti con una schifosissima mentalità mafiosa e la tv pubblica dovrebbe smettere di proporla solo perché tirano su qualche migliaio di euro», aggiunge. Gravi accuse che il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, respinge: «Ciao Francesco, ho visto un video su tik tok che mi ha fatto molto male. Un video razzista mascherato».


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