Federica Accio, la personal trainer anti-palestra: «La mia ginnastichina lenta e gentile è per tutti»

Ha ventimila allieve iscritte ai suoi non-corsi: «Né punire né giudicare»

Federica Accio, personal trainer, ha inventato la «ginnastichina». Ha 20 mila allieve iscritte ai suoi non-corsi che seguono online il suo anti-allenamento. E lei ha anche realizzato un videoclip dal titolo profetico: “Odio la palestra”. «Sono fatta così», spiega oggi in un’intervista al Corriere della Sera. «Mi sono ribellata e, quando ho compiuto quarant’anni, dopo molto tempo passato a lavorare in palestra, ho proposto quella che è la mia filosofia, andando controcorrente». Poi spiega la sua idea di ginnastichina: «Sono le tre regoline base. Il rispetto per gli altri significa rispettare le diversità. Io alleno tutti, anche persone con gravi patologie o altre che sarebbero state sedentarie a vita. Cerco di muovere non solo i muscoli ma dei valori».


Né punire né giudicare

Accio dice di aver avuto l’idea guardando le pallavoliste o i calciatori che si allenavano con le catene ai polsi: «A me piaceva muovermi, era la mia massima espressione, ma quello mi sembrava un modo per auto punirsi. Come se per raggiungere dei risultati si dovesse passare per forza attraverso tutto quello». E aggiunge che «quel modo di proporre l’esercizio fisico ha segnato molte generazioni, traumatizzate in giovane età dall’attività sportiva». Lei, invece, da non-personal trainer, non punisce e non giudica: «Non credo sia giusto punire chi non riesce in una cosa perché magari riesce in altro: ognuno ha le sue caratteristiche. Col mio lavoro aiuto a valorizzare i punti di forza di chi si allena: non punisco e non giudico». La ginnastichina, spiega, «mette al centro chi si allena: con me ogni allieva sceglie propria la propria dose di esercizietti da svolgere e se poi non ci riesce farà altro. Solo rispettando ogni corpo si ottengono dei risultati concreti».


Wonder Woman

Anche se c’è chi non apprezza: «Per chi ama lo stile militare, da wonder woman, la ginnastichina irrita un po’: ho ricevuto anche delle mail piuttosto pesanti in cui me ne dicono di tutti i colori. Ma io vado dritta per la mia strada». L’importante è che funzioni: «Io fino a un anno fa pesavo 8 chili in più perché venivo da anni di lavoro nelle palestre in cui facevo 5, 6 ore di attività fisica giornaliera ed era sovrallenamento. Poi mangiavo in modo disordinato. Ho avuto però dei problemi intestinali e ho cambiato stile di vita e con la ginnastichina sono dimagrita ma io mi piacevo sia con otto chili in più che ora. Rispettare il corpo umano significa non massacrarsi ma piuttosto aderire a quella che io chiamo l’educazione al movimento che si basa sempre sul rispetto di noi stessi. Certi pilastri del fitness di reggono su fondamenta sciocchine».

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