No! Javier Milei non è fratello di Benjamin Netanyahu

C’è una somiglianza tra il cognome del “loco” e quello storico della famiglia di Netanyahu: Mileikowsky, ma le coincidenze si fermano qui

Una strana coincidenza che lega il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente dell’Argentina Javier Milei. Secondo numerosi post virali sui social, i due leader avrebbero lo stesso cognome: Mileikowsky. Poi troncato nel caso del sudamericano. Cosa c’è di vero? Poco o nulla. Quello è effettivamente il cognome storico della famiglia del leader israeliano, ma non c’entra nulla con il presidente argentino. Vediamo nel dettaglio perché Javier Milei non è fratello di Netanyahu e non è stato insediato da Israele.

Per chi ha fretta:

  • Si sostiene che Netanyahu e Milei siano in qualche modo imparentati e che questa sia la ragione per cui Israele avrebbe insediato el loco in Argentina.
  • La teoria deriva dal cognome storico, poi modificato, della famiglia del primo ministro israeliano: Mileikowsky.
  • Sebbene la prima parte sia simile, questo non c’entra nulla con Milei.
  • Si sostiene che Milei abbia modificato il proprio cognome, ma il certificato di nascita smentisce questa tesi.
  • Quindi, Javier Milei non è fratello di Netanyahu e non è stato insediato da Israele.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:

Il vero cognome di Netanyahu è MILEI-kowsky. Ecco perché Javier MILEI è lì a portare avanti senza sosta il terzo tempio e le agende sioniste. È stato insediato da Israele e forse da suo fratello Benjamin MILEIkowsky alias Netanyahu (devo scavare di più). MILEI era una radice del cognome di Benjamin MILEIkowsky. Sarebbe una cosa enorme, se mai venisse fuori. Questo è il futuro falso messia e loro sono stati arrestati.

Benjamin (Mileikowsky) Netanyahu

Partiamo da Benjamin Netanyahu. L’attuale primo ministro israeliano è figlio di Benzion Netanyahu, storico israeliano nato a Varsavia, in Polonia. Netanyahu, però, non è il cognome di nascita del padre del leader di Tel Aviv. Questo era infatti Mileikowsky, come riportato da Al Jazeera. Il cognome, si legge su Limes, è quello di Nathan Mileikowsky, rabbino di origine lituana, nonno di Benjamin Netanyahu. La storia è stata raccontata in più occasioni anche dallo stesso primo ministro israeliano, come riporta ancora la rivista di geopolitica.

Il vero cognome di Javier Milei

Meno ben documentato è l’albero genealogico di Javier Milei, ma comunque sufficiente a smentire le teorie oggetto di verifica. Il nome completo del presidente argentino è Javier Gerardo Milei. Così si firmava da deputato negli atti della camera argentina. Chiaramente, quindi, il nome con cui è noto il leader sudamericano è quello registrato all’anagrafe. Non regge nemmeno la tesi secondo cui il nome sarebbe stato cambiato, dato che questo è quello che appare nel certificato di nascita, ottenuto da Chequeado tramite l’anagrafe di Buenos Aires. Quindi, Javier Milei non è fratello di Netanyahu e non è stato insediato da Israele.

CHEQUEADO / Certificato di nascita di Javier Gerardo Milei

La religione di Milei

Nel post appare un’immagini di Milei al muro del pianto di Gerusalemme. L’immagine è stata scattata da Ammar Awad per Reuters il 6 febbraio 2024, durante la visita del presidente argentino alla città santa. Milei è nato e cresciuto cattolico, ma ha affermato, come si apprende da questa citazione del Post, di volersi convertire all’ebraismo e di aver iniziato a studiare per raggiungere il suo scopo.

Conclusioni

Si sostiene che Netanyahu e Milei siano in qualche modo imparentati e che questa sia laragione per cui Israele avrebbe insediato El Loco in Argentina. La teoria deriva dal cognome storico, poi modificato, della famiglia del primo ministro israeliano: Mileikowsky. Sebbene la prima parte sia simile, questo non c’entra nulla con Milei. Si sostiene che Milei abbia modificato il proprio cognome, ma il certificato di nascita smentisce questa tesi. Quindi, Javier Milei non è fratello di Netanyahu e non è stato insediato da Israele.

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