Morte Alexei Navalny, la moglie Yulia: «Putin sarà punito». La madre del dissidente russo: «Non voglio sentire alcuna condoglianza»

«Vorrei che tutta la comunità internazionale e tutte le persone del mondo si unissero contro il regime in Russia», ha detto Navalnaya dal podio della conferenza della sicurezza di Monaco

«Vladimir Putin deve sapere che sarà punito per quello che hanno fatto». A dirlo dal podio della conferenza della sicurezza di Monaco, da dove è intervenuta anche Kamala Harris, è Yulia Borisovna Navalnaya, la moglie del dissidente russo Alexei Navalny, morto nella colonia penale sul Mar Artico dove stava scontando la pena di 19 anni di carcere per «estremismo». I media russi riferiscono che a ucciderlo potrebbe essere stato «un coagulo sanguigno». Si sarebbe sentito male «dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza», scrive in un comunicato il servizio carcerario. Dopo essersi chiesta se «dovremmo credere a questa terribile notizia che riceviamo solo da media ufficiali», espressione di «Putin e del suo governo che mentono costantemente», Navalnaya ha poi aggiunto: «Ma se è la verità, vorrei che Putin e tutto il suo staff, tutti coloro che lo circondano, il suo governo, i suoi amici sappiano che saranno puniti per quello che hanno fatto al nostro Paese, alla mia famiglia e a mio marito».


Per la moglie del dissidente, i responsabili devono sapere «che saranno portati davanti alla giustizia» e che «questo accadrà presto». Infine, l’appello: «Vorrei – conclude – che tutta la comunità internazionale, tutte le persone nel mondo, si unissero e combattessero contro questo male contro questo orribile regime in Russia, oggi». L’ultimo post su Instagram dell’oppositore di Putin risale a due giorni fa: il 14 febbraio, Navalny ha pubblicato una fotografia che lo ritrae insieme alla moglie. «Tesoro, con te tutto è come in una canzone: tra noi ci sono città, luci di decollo di aeroporti, tempeste di neve blu e migliaia di chilometri. Ma sento che sei vicina ogni secondo e ti amo sempre di più». Anche la madre di Navalny, Lyudmila Ivanovna Navalnaya, ha fatto sapere sui social di aver visto il figlio nella colonia penale nel remoto Artico russo il giorno 12 febbraio durante una visita. «Era vivo, sano, allegro», ha dichiarato Navalnaya, stando a quanto riporta Novaya Gazeta. Per questo motivo «non voglio sentire alcuna condoglianza», conclude la madre del dissidente di Mosca.


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