Fedez fa guerra al Codacons, presentata un’istanza al ministero delle Imprese: «È una rappresaglia»

Dopo la denuncia per diffamazione e calunnia, il rapper ha depositato una richiesta di accesso agli atti sulla gestione dei fondi da parte dell’associazione dei consumatori

Chissà se avrà mai fine la querelle tra Fedez e il Codacons. Sicuramente, non siamo alle battute finali. L’ultimo capitolo, ma solo in ordine cronologico, è l’istanza di accesso agli atti presentata dal rapper al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla gestione dei fondi da parte dell’associazione dei consumatori. «Incredibile ma vero», commenta il Codacons di Carlo Rienzi, con il quale Fedez ormai litiga da tempo. Appena dieci giorni fa, sempre Fedez aveva presentato una denuncia per diffamazione. calunnia contro l’associazione. «All’indomani dello scoop sul Fedez “nullatenente” e dell’esposto del Codacons alla Guardia di Finanza sugli asset societari del rapper», ricostruisce ora il Codacons, «il – forse quasi ex – marito di Chiara Ferragni avvia una “rappresaglia” nei confronti dell’associazione dei consumatori». Nessun problema, risponde l’associazione: «Forniremo a Fedez (così come a qualsiasi altro cittadino dovesse farne richiesta) i bilanci della nostra associazione, gratuitamente e senza la necessità di disturbare un ministero, bilanci che il rapper potrà ritirare personalmente presso la nostra sede legale di viale Mazzini a Roma». Si conclude con un invito, quindi, e una nuova stoccata: «Forniremo alla stampa anche gli interessanti approfondimenti che il dottor Bellavia sta realizzando sulla complicata rete di società che fa capo al rapper “nullatenente”».


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