No! In questo video non ci sono sono larve da farina, ma esche da pesca

Si distinguono da quelle adatte al consumo umano anche per il colore. Avorio per la pesca, ambrato per la farina

«Il nostro futuro». Così recita la didascalia in sovraimpressione a un video che mostra migliaia e migliaia di larve in un allevamento. La descrizione del post scritta da chi lo condivide chiarisce il motivo della condivisione. Si tratta di un avvertimento contro chi potrebbe inserire larve della farina – il cui consumo è legale e regolamentato nell’Ue – nel cibo di ciascuno di noi. Tuttavia, il video non mostra larve da farina, ma esche da pesca.

Per chi ha fretta:

  • Circola un video che mostra vasche piene di larve brulicanti.
  • Il video viene condiviso per avvertire che queste larve potrebbero diventare farina di insetti per il consumo umano.
  • In realtà il video non mostra larve da farina, ma esche da pesca.

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. In sovraimpressione al video appare la scritta «il futuro», mentre nella descrizione si legge:

Le farine del ns futuro…

Non sono larve da farina

Il video mostra delle vasche piene di quelle che sembrano larve brulicanti. La voce di chi filma narra la scena: «Prima fase della giornata, l’aspirazione del bigatto». Il commento si sovrappone all’immagine di un uomo che con un grosso tubo aspira le larve facendole finire in una botte metallica. Il riferimento è chiaro, chi condivide il video suppone che questo mostri un allevamento di larve della farina, uno degli insetti approvati per il consumo alimentare nell’Unione Europea assieme ai grilli domestici e alle locuste migratorie.

Sono esche da pesca

Tuttavia, gli insetti mostrati nel video non sono destinati all’alimentazione umana, ma a quella dei pesci. È la stessa voce fuori campo a dirlo. Infatti, sono destinati alla società costituita dalla persona che parla con un altro socio: tale Future Bait SRLS. Bait in inglese significa esca. Come spiega ancora chi gira il video, gli esseri che si vedono sono bigatti, meglio noti come bigattini – così nel Nord Italia vengono definiti gran parte dei vermi e delle larve – il tipo di esca da pesca più comune. Si legge sul sito specializzato Pescatube: «La sua sorprendente vivacità e la sua mobilità, lo rendono irresistibile agli occhi delle più svariate specie di pesci, dai grufolatori ai predatori. Ne bastano poche fiondate sulla zona di pesca per creare un brulichio di piccole larve in grado di richiamare l’attenzione di qualunque pesce si trovi nelle vicinanze». Normalmente, per la pesca vengono usate larve di mosca carnaria. La specie prende il nome dal cibo preferito dei bigatti, la carne in putrefazione. La differenza è visibile anche ad occhio nudo. Dato che le larve di mosca hanno un colore vicino all’avorio, mentre quella della farina (tenebrio molitor) sono ambrate.

Le larve nel video, di color avorio
Larva della farina, di colore ambrato

Conclusioni

Circola un video che mostra vasche piene di larve brulicanti. Il video viene condiviso per avvertire che questi potrebbero diventare farina di insetti per il consumo umano. In realtà il video non mostra larve da farina, ma esche da pesca.

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