I giovani sportivi azzurri che filmavano le compagne e facevano girare i video osé

La procura sportiva è già intervenuta, ma il tribunale ha comminato pene miti

Un’inchiesta della procura di Verona punta il dito su una chat di un gruppo sportivo della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi). Riguarda il comitato regionale del Veneto. Dodici atleti fra i 19 e i 21 anni e due minorenni oltre all’allenatore sono finiti anche nel mirino del procuratore federale Stefania Cappa. Erano accusati di aver violato il codice di comportamento del Coni e lo statuto della Fisi. Metà di loro è stata assolta, agli altri sono state comminate pene molto miti, come la sanzione o l’ammonizione per un mese. Tranne che per l’allenatore, sospeso per sei mesi. Ma ora a muoversi sono i giudici. La chat serviva a coordinare l’attività del gruppo. Ma invece ci finivano dentro foto, video e contenuti a sfondo sessuale o dai contenuti razzisti o xenofobi.


L’indagine

Tra queste, racconta oggi il Quotidiano Nazionale, c’erano foto di atlete, tra cui alcune minorenni, ma anche immagini di nudo o in intimo. Venivano pubblicate senza il consenso delle interessate dai loro fidanzati. La chat si chiamava Francesco Totti, come l’ex capitano della A.S. Roma. L’allenatore li istigava sui contenuti xenofobi. L’indagine della procura federale è partita nel settembre 2023 dopo una lettera anonima. Mesi dopo è toccato all’indagine di Cappa. Che ha sentito atleti e atlete coinvolti nella vicenda. Ha formulato una richiesta di condanna per tutti che però non è stata accolta dai giudici federali. I quali hanno distinto tra chi pubblicava, chi leggeva e chi si limitava ad essere presente. Alla fine i ragazzi si sono scusati con le vittime. Per questo sono arrivate le punizioni soft. Ma ora c’è l’inchiesta di Verona, che potrebbe cambiare tutto.


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