Dossieraggio, pressing per una commissione parlamentare d’inchiesta. Il ministro Nordio: «Raggiunto un punto di non ritorno»

Il ministro della Difesa Crosetto, dalla cui denuncia è partita l’inchiesta di Perugia, si rende disponibile a un’audizione: «Ritengo di aver fatto solo il mio dovere di cittadino e a tutela delle Istituzioni che oggi rappresento»

Potrebbe esserci una commissione parlamentare d’inchiesta sul caso dossieraggio. Questa l’idea del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, lanciata a margine di un evento a Milano. «Ieri – ha sottolineato il ministro – ho avuto un incontro con il ministro della Difesa Crosetto, con un informale scambio di opinioni. Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio secondo le parole di Cantone, è diventata ancora più seria».


«L’ho sempre denunciata questa criticità. Adesso c’è un punto di non ritorno»

Le indagini seguite dalla Procura di Perugia sul monitoraggio abusivo di archivi informatici e banche dati fatto dall’ex ufficiale di Guardia di Finanza e membro della Direzione Nazionale Antimafia Pasquale Striano potrebbero aver aperto un vaso di Pandora. «Quanto sta emergendo in Dna è oggetto di indagine giudiziaria – ha continuato Nordio -. Ovviamente, il Ministero della Giustizia è estremamente attento a quanto è stato riferito in questi giorni, soprattutto nelle audizioni. Le parole usate dal collega Cantone sono state estremamente forti e, dopo queste valutazioni estremamente severe, io credo che sia necessario fare una riflessione molto, molto profonda su quelle che sono le violazioni dei diritti individuali alla riservatezza». «Queste violazioni sono già state fatte in passato, attraverso la diffusione talvolta illegale, talvolta semplicemente imprudente, di intercettazioni che hanno vulnerato la legittimazione, la personalità di individui che vi sono stati sottoposti. Io l’ho sempre denunciata questa criticità. Credo che adesso abbiamo raggiunto il punto cruciale, forse un punto di non ritorno, e che quindi sia necessaria una profonda riflessione che a mio avviso potrebbe e dovrebbe essere non solo normativa, ma anche politica», ha precisato il ministro Nordio.


Il ministro Crosetto: «Io disponibile a una audizione»

Il ministro della Difesa Guido Crosetto è tornato sul tema dichiarandosi disponibile a un’audizione. «Oggi ho sentito il presidente del Copasir, onorevole Lorenzo Guerini, e la presidente della commissione antimafia, onorevole Chiara Colosimo, ed ho dato loro la mia piena disponibilità per un’audizione in relazione al caso dossier generato da un mio esposto. Ringrazio il dottor Cantone per le parole di gratitudine che ha voluto usare nei miei confronti. Ritengo di aver fatto solo il mio dovere di cittadino e a tutela delle Istituzioni che oggi rappresento», ha dichiarato.

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