Abruzzo, Marco Marsilio vince le elezioni. Il centrodestra trionfa a L’Aquila, ma Teramo non tradisce D’Amico: i risultati

Il presidente uscente dopo i risultati: «Il Campo Largo non è il futuro»

L’Abruzzo resta nelle mani del centrodestra con Marco Marsilio vincitore delle elezioni regionali. Il governatore uscente ha raggiunto 327.660 voti, pari al 53,5% del totale, mentre il candidato del centrosinistra ha toccato quota 284.748, ovvero il 46,5%. Marsilio ha trionfato soprattutto a L’Aquila e Pescara, ma Teramo non ha tradito D’Amico. Il nuovo presidente si è presentato al suo comitato elettorale accompagnato dai cori «Un presidente! C’è solo un presidente!». «Verità contro calunnia, vinciamo con 10 punti di vantaggio», ha detto nel suo discorso. «Guiderò l’Abruzzo per altri cinque anni. Il Campo Largo non è il futuro dell’Abruzzo perché era il suo passato», ha aggiunto. «Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l’onore di guidare la regione per altri cinque anni. Mai nei trenta anni precedenti, un’amministrazione uscente era stata confermata per il secondo mandato. È stata scritta una pagina di storia, è stato abbattuto un altro muro», aveva detto Marsilio all’arrivo al comitato.


«Ci hanno sottovalutato»

Il governatore ha ricordato che aveva previsto la vittoria durante la campagna elettorale: «Avevo chiuso il comizio di venerdì promettendo due cose: che l’unica sarda che avrebbe festeggiato questa sera sarebbe stata mia moglie e che massimo alle due di notte li avremmo mandati a dormire con 10 punti di vantaggio. Qualcuno ci ha sottovalutato e a mezzanotte ancora raccontava di un testa a testa che non è mai esistito, se non nei sogni di ha provato a raccontare un altro Abruzzo, non quello che hanno scelto gli elettori».


Marsilio trionfa a L'Aquila, ma Teramo non tradisce D'Amico

Il nuovo presidente della Regione ha ottenuto una vittoria schiacciante soprattutto nel capoluogo abruzzese, L'Aquila. Marsilio ha conquistato 89.154 voti, corrispondenti al 61,31% del totale. D'Amico, invece, è stato nettamente sconfitto raccogliendo solo 56.251 voti, pari al 38,69%. Tuttavia, il rappresentante del campo largo non è stato tradito nella città dove ha precedentemente ricoperto il ruolo di rettore all'Università: Teramo. Qui ha superato l'avversario di centrodestra con 70.750 voti (50,18%), mentre Marsilio ne ha raccolti 70.248 voti (49,82%). La situazione si è delineata in modo diverso a Pescara, dove il centrodestra ha ottenuto 76.732 voti (51,70%), mentre il centrosinistra ha raccolto 71.673 voti (48,30%).

Voti di lista e voti al candidato

I cittadini abruzzesi hanno potuto esprimere il proprio voto in diverse modalità: potevano votare per il candidato presidente della regione e il voto non si estendeva alle liste a lui collegate, potevano scegliere per una lista di consiglieri e il voto si estendeva al candidato presidente, oppure potevano votare per un candidato e una delle liste. Non previsto, invece, il voto disgiunto come successo in Sardegna. I voti definitivi registrano come Marsilio abbia conquistato più voti, ovvero 327.660 pari al 53,50%, rispetto a quelli raggiunti dalle liste del centrodestra. Fratelli d'Italia ha toccato quota 139.578 (24,10%), Forza Italia 77.841 (13,44%), Lega 43.816 (7,56%), Marsilio Presidente 33.102 (5,72%), Noi Moderati 15516 (2,68%), - Democrazia Cristiana 6.784 (1,17%). Ancora più netta la differenza tra i risultati raggiunti dal candidato (sconfitto) del campo largo, Luciano D'Amico, rispetto a quelli delle liste. Ha toccato quota 46,50% con 284.748 voti. Il Pd ne ha raccolti 117.497 pari al 20,29%, Abruzzo Insieme 44.353 (7,66%), M5S 40.629 (7,02), Azione - D'Amico - Socialisti popolari 23.156 (4%), Alleanza Verdi Sinistra - Abruzzo Progressista 20655 (3,57%), Riformisti e civici 16275 (2,81%).

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