L’ex Sardina Jasmine Cristallo esulta per il Pd in Abruzzo, bordate al M5s in caduta libera: «Ha perso il populismo»

La fedelissima della segretaria dem schernisce gli alleati del Campo largo dopo la sconfitta abruzzese ed esalta la «cura» Schlein

«Il vento è cambiato, eccome» scrive con esultanza la fedelissima di Elly Schlein ed ex Sardina Jasmine Cristallo nonostante la disfatta del centrosinistra in Abruzzo. E un primo cambiamento sembra proprio il tenore dei rapporti con il M5s, i cui risultati in Abruzzo segnerebbero una caduta libera. Lo sottolinea la stessa Cristallo, che da membro della segreteria Pd fa esercizio di ottimismo e guarda al bicchiere mezzo pieno, almeno per la sua parte, meno per il Campo largo ancora tutto da coltivare, come invita a fare ancora Romano Prodi. Ma a discapito degli altri, alleati o presunti tali compresi. Sui social l’ex Sardina esulta: «Il Partito democratico guadagna consensi sia sul 2019 che sul 2022 e si attesta come primo partito della coalizione ed erano anni che non prendeva il 20%». Quei risultati secondo Cristallo sarebbero frutto della «”cura” Schlein» che «funziona e testimonia la credibilità della leadership della segretaria che ha condotto una generosissima campagna di prossimità», oltre ad aver «ristabilito connessioni sentimentali», qualunque cosa voglia significare.


I dati degli “sconfitti”

Alla fine alla presidenza della Regione Abruzzo resta Marco Marsilio e la coalizione di centrodestra. Ma tra i veri sconfitti non ci sarebbe il Pd secondo Cristallo, bensì tutti gli altri. A cominciare proprio dal Movimento di Giuseppe Conte, infilzato da Cristallo con la crudezza dei numeri: «Il Movimento perde il 65% dei consenti rispetto al 2022 e al 2019». Solo dopo vengono citati i partiti di centrodestra: «La Lega perde il 75% rispetto alle scorse regionali e un sesto rispetto alle politiche. Fratelli d’Italia raddoppia i consensi del 2019, ma perde rispetto alle politiche».


«Il populismo perde»

L’analisi del voto a caldo porta per Cristallo una sola sentenza di condanna, che non sembra risparmiare i Cinque stelle: «Questi dati ci dicono che il populismo perde, il sovranismo pure e trionfa la politica che è governo della complessità». Il vento quindi sembrerebbe davvero cambiato, almeno sul Campo largo sempre più minato.

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