Pezzi di vetro nel pane ai bimbi delle elementari, tre casi a Milano: indagata l’Ad dell’azienda fornitrice

Non era plastica ma vetro la sostanza ritrovata. La procura indaga con l’ipotesi di reato di «commercio di sostanze alimentari nocive»

Non erano pezzi di plastica, ma frammenti di vetro, quelli ritrovati nel pane dai bambini di una scuola primaria di Milano poche settimane fa. Anzi da più di una perché, si scopre ora, la stessa grave anomalia è stata riscontrata per tre volte tra fine febbraio e i primi di marzo in due scuole diverse del capoluogo lombardo: l’Istituto comprensivo Rinnovata Pizzigoni  e il Cesare Cantù. Già nell’immediato, dopo la prima denuncia, la Milano Ristorazione che gestisce i paesi nelle mense delle scuole pubbliche del territorio aveva provveduto a sostituire il pane con altri prodotti, come grissini, e sospeso il contratto di fornitura con l’azienda fornitrice del pane. Ora sono arrivate le risultanze degli esami del Nas, che hanno accertato la natura dei frammenti estranei ritrovati, e anche la mossa della procura di Milano, che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di «commercio di sostanze alimentari nocive» e iscritto nel registri degli indagati il legale rappresentante dell’azienda fornitrice del pane. Proseguiranno anche i rilievi del Nas, per capire come e in quale momento del ciclo di produzione/fornitura sia avvenuta la «contaminazione». Milano Ristorazione al momento non risulta invece indagata.


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