«Da Israele ok alla proposta Usa su scambio ostaggi-detenuti», lo spiraglio sui media israeliani: attesa la risposta di Hamas

La delegazione israeliana è rientrata dal Qatar. Il ministro della Difesa Gallant andrà oggi negli Stati Uniti

Progressi nei colloqui a Doha a cui partecipano Qatar, Usa, Egitto e Israele per il rilascio degli ostaggi nella mani di Hamas. Secondo il Jerusalem Post, la delegazione israeliana avrebbe accettato una proposta di compromesso – avanzata dagli Stati Uniti – circa il rapporto che dovrebbe essere stabilito fra la liberazione dei prigionieri ostaggio del partito-milizia e il numero di detenuti palestinesi reclusi in Israele che dovrebbero essere rilasciati. Si attende, ora, una reazione di Hamas al piano. Stando ai media locali, il capo del Mossad David Barnea e il leader dello Shin Bet, Ronen Bar, sono rientrati la scorsa notte a Tel Aviv, ma – sottolinea la radio pubblica Kan – hanno lasciato nel Qatar i loro collaboratori per portare avanti i contatti. Barnea e Bar sono comunque pronti a tornare nel Paese delle penisola araba in ogni momento, secondo i media.


Il ministro della Difesa israeliano in viaggio negli Usa

Su diversi punti, però, le posizioni di Hamas e Israele rimangono distanti. Stando a quanto riportato sul Jerusalem Post, Israele ha respinto la richiesta di rinunciare ad un corridoio terrestre creato, a fini operativi militari, nel centro della striscia di Gaza. Nel frattempo, il ministro della Difesa Yoav Gallant è in viaggio per gli Stati Uniti dove incontrerà il segretario alla Difesa Lloyd Austin, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ed il capo della Cia William Burns, che ha preso parte attiva alle consultazioni di Doha sullo scambio dei prigionieri e su un cessate il fuoco nell’enclave palestinese. 


Foto copertina: ANSA/ATEF SAFADI | I famigliari degli ostaggi nelle mani di Hamas protestano a Tel Aviv

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