Bene Nannini, deludono Geolier e Ultimo, male Rondodasosa. Le nostre recensioni delle uscite della settimana

I Hate My Village – Water Tanks

Quanta aria passa da questa fessura discografica. E noi ce la godiamo tutta. Gli I Hate My Village, ovvero Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), Marco Fasolo (Jennifer Gentle) e Alberto Ferrari (Verdena), sono una delle realtà più intellettualmente stimolanti del panorama musicale italiano. Una superband che, libera dai vincoli del mercato, dello stream a tutti i costi, vaga, prova, sperimenta, ti porta in alto, in basso, a destra, a sinistra, ti scuote, ti accarezza e, sempre, ti arricchisce. Water Tanks è stata creata durante una jam di ispirazione highlife: un genere di matrice ghanese dal sapore jazz che Viterbini & Co. smontano con un cantato un po’ malinconico. L’effetto è lucente, una vibrazione psichedelica e feroce. Che bello.