Bene Nannini, deludono Geolier e Ultimo, male Rondodasosa. Le nostre recensioni delle uscite della settimana

Gianna Nannini – Sei nel l’anima

L’idea di rock di Gianna Nannini in maturità non può che non sfociare, meravigliosamente, in un sound vagamente blues, forte della collaborazione con producers del calibro di Andy Wright (Massive Attack, Jeff Beck, Simply Red), Troy Miller (Amy Winehouse, Gregory Porter, Diana Ross) e Raül Refree (Rosalia, Guitarricadelafuente), che hanno reso il lavoro decisamente internazionale, senza tradire la matrice della struttura canzone da sempre nelle sue vene. Quello strappo, quel lamento coinvolgente, allo stesso tempo rock e romantico, nella più profonda accezione del termine. Il disco è molto intimo, l’anima del titolo viene vivisezionata, specie quando la Gianna nazionale, forte di quell’inimitabile graffio nella voce, ci spezza il cuore con le ballad con le quali sceglie di concludere la tracklist. Sei nel l’anima, scritto proprio così, è esattamente il disco che ci aspettiamo di ascoltare da Gianna Nannini in questa fase della sua carriera, un disco che oscilla tra cazzimma e sentimentalismo struggente, mai banale, intenso, pungente, definitivo. Nannini non tradisce le aspettative, non tradisce il suo pubblico e, cosa assai più importante, non tradisce se stessa, la sua storia e la sua grandezza.