Il sindaco di Bari si difende dopo la foto con i parenti del boss Capriati: «Per capire chi erano ho chiesto al parroco» – Il video

La difesa di Antonio Decaro dopo le polemiche per la foto con due parenti del capo clan di Bari vecchia

Il sindaco di Bari Antonio Decaro dice di non aver neanche riconosciuto in un primo momento chi fossero quelle due donne ritratte nella foto pubblicata oggi dalla Verità e il Giornale. Sui social Decaro si difende dopo le ultime polemiche scoppiate per lo scatto che lo ritrae assieme a una sorella e una nipote del boss Antonio Capriati. Due parenti del capo clan di Bari vecchia che però non avrebbero alcun legame con le sue vicende giudiziarie, né con l’aneddoto raccontato da Michele Emiliano su Lisa Capriati, sorella del boss alla quale l’allora sindaco barese avrebbe «affidato» l’assessore comunale dell’epoca Decaro. «Stamattina mi sono svegliato e ho trovato la mia faccia su alcuni giornali nazionali accostati al termine mafia – dice Decaro nel video sui social – mi sono chiesto chi fossero le due donne nella foto e ho contattato le persone con cui ho lavorato sull’antimafia sociale e sul contrasto alla criminalità organizzata. L’ex comandante dei carabinieri di Bari Vecchia e poi l’ex dirigente della polizia di Stato e abbiamo avuto difficoltà a capire chi fossero. Ho chiamato quindi parroco della cattedrale e abbiamo capito che sono due parenti del boss Capriati ma non hanno nulla a che fare con il resto della famiglia»


Decaro conferma che quella foto risale al maggio 2023, durante i festeggiamenti per il patrono di Bari San Nicola. E si dice dispiaciuto perché è finito «in una foto dove vengo accostato alla mafia ma immagino anche la difficoltà di queste persone che non c’entrano nulla». Il sindaco di Bari dice quindi di essersi informato sulle due donne attraverso il parroco della cattedrale, don Franco Lanzolla: «Mi ha detto che una signora ha sposato un uomo con il quale gestisce un negozio, la figlia della signora invece ha sposato uno scrittore e insieme frequentano la parrocchia. A me dispiace ma io ho le spalle larghe, queste due persone non c’entrano nulla. Non vedo perché si debbano ritrovare in una foto solo perché hanno chiesto al sindaco di fare una foto davanti a loro negozio, come mi capita ogni giorno decide di volte».


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