Il premier polacco Tusk: «La guerra con la Russia è reale: l’Unione Europea deve armarsi e la Nato si prepari»

Il primo ministro della Polonia Donald Tusk parla all’Europa e all’Italia: «Ogni scenario è possibile»

La guerra è già arrivata in Europa. Dobbiamo prepararci a vivere un’era prebellica. L’Unione Europea deve prepararsi per la sua difesa. E spendere di più per l’Ucraina. Il cui destino è nelle mani dell’Occidente. Il premier della Polonia Donald Tusk parla oggi in un’intervista a Repubblica del pericolo russo alle porte del Vecchio Continente. Dal giorno della sua elezione Tusk guida il governo di Varsavia con una coalizione composta da Piattaforma Civica, Terza Via e Nuova Sinistra. E oggi parla della possibilità che la Russia attacchi un paese della Nato: «Non voglio spaventare nessuno, ma la guerra non è più un concetto del passato. È reale, è già iniziata più di due anni fa. La cosa più preoccupante è che ogni scenario è possibile».


L’era prebellica

Nel colloquio con Tonia Mastrobuoni Tusk dice che «è la prima volta dal 1945 che ci troviamo in una situazione del genere. So che sembra devastante, soprattutto per i più giovani, ma dobbiamo abituarci mentalmente all’arrivo di una nuova era. È l’era prebellica. Non sto esagerando. Sta diventando ogni giorno più evidente». Mentre ad oggi «il nostro obiettivo principale deve essere quello di proteggere l’Ucraina dall’invasione russa e di tutelare la sua indipendenza e integrità. Il destino dell’Ucraina è soprattutto nelle nostre mani. Non mi riferisco alla sola Polonia o all’Ue, ma all’intero Occidente». E poi, a prescindere da chi vinca le elezioni americane, se Joe Biden o Donald Trump, «è l’Europa che deve fare di più sulla difesa. Non per raggiungere l’autonomia militare nei confronti degli Usa o per creare strutture parallele alla Nato, ma per sfruttare meglio il nostro potenziale, le nostre capacità e la nostra forza».


L’Europa deve armarsi

E ancora: «Francamente, anche se Trump dovesse vincere, l’Europa dovrà comunque essere più attiva nel promuovere i legami transatlantici, perché sono l’unico modo responsabile per difendersi dalla Russia e da altre autocrazie». Tusk dice anche che noi europei «dobbiamo spendere il più possibile per acquistare attrezzature e munizioni per l’Ucraina, perché stiamo vivendo il momento più critico dalla fine della Seconda guerra mondiale. I prossimi due anni saranno decisivi. Se non riusciremo a sostenere l’Ucraina con attrezzature e munizioni sufficienti, se perderà, nessuno in Europa potrà sentirsi al sicuro». Mentre è sicuro che Vladimir Putin userà la strage al Crocus City Hall di Mosca per inasprire la guerra in Ucraina: «Ricordiamo cosa è successo dopo l’attacco al teatro Dubrovka o alla scuola di Beslan».

Putin, la strage e l’Ucraina

Tusk ricorda che Putin «ha già iniziato a incolpare l’Ucraina di aver organizzato l’attentato, senza fornire alcuna prova a riguardo. Evidentemente ha bisogno di giustificare attacchi sempre più violenti contro obiettivi civili in Ucraina». Infine, parla del triangolo Francia-Germania-Polonia: «La cosa più importante per la sicurezza dell’Europa è l’intesa e la cooperazione tra Francia, Germania e Polonia sulla difesa. La Polonia, grazie alla sua posizione geografica e al suo attivismo nell’area, può svolgere un ruolo molto costruttivo. Nell’Ue esistono vari formati. Quando sono diventato primo ministro, la mia prima iniziativa è stata quella di rinnovare le relazioni con i Paesi nordici, in particolare con la Svezia e la Finlandia quando hanno aderito alla Nato. In termini di solidarietà sulle questioni di sicurezza, è un formato estremamente promettente. E ora sto cercando di migliorare le relazioni con i colleghi del gruppo di Visegrad».

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