Bari, Conte rompe con il Pd dopo l’inchiesta sul voto di scambio: «Niente primarie, sosterremo Laforgia»

Il leader del M5S si sfila dalla gara interna per scegliere il candidato in programma tra tre giorni: «Senza legalità e trasparenza non ci stiamo»

«Non ci sono più le condizioni per svolgere seriamente le primarie, riteniamo che le ragioni che ci hanno spinto a sostenere il candidato Laforgia permangano immutate anzi si rafforzano». Con queste parole il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ha annunciato oggi il cambio di direzione del partito, sfilandosi dalla competizione interna del campo largo prevista per domenica in vista delle elezioni amministrative. «Alla prima inchiesta giudiziaria se ne aggiunge oggi una seconda in cui emerge il voto di scambio, l’inquinamento del voto, cosa che noi stiamo denunciando da tempo – ha affondato il colpo contro il Pd l’ex premier in una conferenza stampa a Bari – Ci confronteremo anche con le altre forze politiche e civiche della coalizione per cercare di affrontare la campagna elettorale per Bari nel segno di un nuovo inizio, di un rafforzamento dei presidi di legalità, di massima trasparenza». Conte ha poi sottolineato che «nel Movimento 5 stelle l’obiettivo della legalità, della trasparenza, del contrasto a qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, della lotta ai clan e alle mafie, è una premessa indispensabile per poter dare un contributo politico. Se non c’è questa premessa noi non ci siamo. Lo abbiamo detto sin dall’inizio. Quindi, cercheremo di continuare a lavorare con le altre forze, ma cercando di ottenere e pretendendo le massime garanzie perchè ci siano queste condizioni. Se non ci sono queste condizioni noi non ci siamo. Se il Movimento 5 stelle a Bari ci sarà nella coalizione – è perchè si realizzeranno queste condizioni».


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