Ungheria, il governo su Ilaria Salis: «Non è un’eroina. Il padre si faccia qualche domanda su sua figlia» – Il video

Le dichiarazioni di Zoltan Kovacs: «Lei e i suoi amici hanno commesso aggressioni contro i nostri cittadini»

«Ilaria Salis non è un’eroina». Sono le dure parole del portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, nei confronti della 39enne in carcere a Budapest da febbraio 2023. «Lei e i suoi “compagni” sono venuti in Ungheria e hanno commesso aggressioni barbare e premeditate contro cittadini ungheresi: questi sono i fatti. Tutto ciò che va oltre è una mera invenzione politica. E noi difenderemo la reputazione e l’integrità della nostra magistratura. Non importa quanto forte la sinistra gridi al lupo», prosegue in un video che ha diffuso su X (ex Twitter). Il portavoce dell’esecutivo ungherese se la prende direttamente con il padre di Ilaria, Roberto Salis, che in queste settimane ha intensificato gli appelli alla stampa e al governo italiano, arrivando a parlare anche con Sergio Mattarella.


L’attacco personale a Roberto Salis

«Nei giorni e nelle settimane passate il padre di Ilaria Salis ha parlato con tutta la stampa europea occidentale e con alcuni media statunitensi. È stato invitato al Parlamento europeo e ha ripetutamente espresso gravi accuse infondate che non possono essere lasciate senza risposta», premette Kovacs. «Va aggiunto che egli stesso ha trasformato il caso della propria figlia in una questione politica e ora si mostra sorpreso che a queste accuse vengano date risposte politiche». Usa parole durissime il portavoce, sfociando anche sul personale: «Come padre (Roberto Salis, ndr) forse farebbe bene a riflettere su come sua figlia sia rimasta coinvolta in un episodio del genere», ha detto, aggiungendo che Ilaria Salis «già in passato è stata coinvolta in incidenti simili. È estremamente grave e – conclude – comporta condanne altrettanto severe secondo l’ordinamento giuridico ungherese»


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