Brasile, il presidente Lula: «Le persone che dicono bugie andrebbero arrestate» – Il video

Il riferimento è al suo predecessore Bolsonaro, coinvolto nell’inchiesta sulle cosiddette milizie digitali, responsabili di aver diffuso false notizie in rete

Sta facendo discutere, in Brasile, una recente dichiarazione del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, secondo cui le persone che dicono bugie dovrebbero essere «arrestate». «Se potessi firmerei un decreto che vieta di mentire. Chiunque mentirà verrà arrestato. Perché non possiamo vivere subordinati alla menzogna, non possiamo vivere subordinati al male, agli intrighi», ha detto il capo dello Stato a Campo Grande, durante una visita a una fabbrica JBS.


Il leader progressista sembra rivolgersi all’ex presidente di destra, suo predecessore, Jair Bolsonaro, coinvolto per l’inchiesta sulle «milizie digitali», dove persone, a lui vicine, sono indagate per aver diffuso in rete fake news. Nella stessa inchiesta è nel frattempo finito anche Elon Musk, dopo che il miliardario sudafricano aveva minacciato di riattivare gli account bloccati dalla giustizia brasiliana sul suo social media X. La decisione presa dalla Corte suprema è stata criticata dai due principali quotidiani del Paese, Estado e Folha de S.Paulo, che hanno accusato la magistratura verdeoro di censura. L’ex presidente Bolsonaro ha definito Elon Musk un «mito della libertà» per il suo braccio di ferro con il giudice della Corte suprema di Brasilia, Alexandre de Moraes. «La nostra libertà oggi, gran parte di essa, è nelle sue mani. L’azione che sta intraprendendo, quello che ha detto, non essersi lasciato intimidire e aver affermato che andrà avanti con questa idea di lottare per la libertà del nostro Paese», ha detto l’ex leader di destra, in una diretta web. Bolsonaro ha poi aggiunto: «Questo caso che stiamo seguendo ha dell’incredibile, ma vi confesso che non è una novità per me. L’ho vissuto in prima persona», ricordando che lui è indagato proprio da Moraes per presunto tentativo di golpe.


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