Morto Maxwell Azzarello. Chi era il complottista che si è dato fuoco durante il processo a Donald Trump

«Start a fucking revolution, you’ve got nothing to lose», cantava in auto alcune ore prima di darsi alle fiamme

Dopo ore in ospedale, è morto Maxwell Azzarello, l’uomo che ieri si era dato fuoco davanti al tribunale di New York in cui era in corso uno dei processi in cui è coinvolto Donald Trump. Mentre in aula veniva scelta la giuria che dovrà sentenziare sul caso che vede l’ex presidente degli Usa accusato di aver falsificato documenti della sua società per occultare, nel 2016, un pagamento di 130 mila dollari all’ex pornostar Stormy Daniels, il 37enne si era cosparso di liquido infiammabile e indossando solo dei jeans e una maglietta si era dato alla fiamme. L’uomo ha bruciato per oltre tre minuti, prima che gli estintori riuscissero a soffocare il fuoco intorno alle 13.30 ora locale. Prima di darsi alle fiamme, Azzarello si aggirava in un’area transennata che era stata riservata ai fan di Trump sollevando un cartello e distribuendo volantini con messaggi che supportano varie teorie del complotto.


Chi era Maxwell Azzarello

«Trump sta con Biden e stanno organizzando un golpe fascista» si leggeva sul cartello che l’uomo sollevava. Retorica riproposta anche nei volantini distribuiti ai passanti. Nelle ore precedenti all’atto piromane, il 37enne di St. Augustine in Florida aveva pubblicato sui social alcune anticipazioni dell’atto. «Start a fucking revolution, you’ve got nothing to lose», cantava in auto, probabilmente diretto a New York. In una storia pubblicata su Instagram si vedeva la la scritta «I love you» ripetuta dodici volte mentre in un post l’uomo aveva pubblicato un paio di pagine del manifesto contenuto nei volantini. Al suo interno, Azzarello, che non ha precedenti penali nello Stato di New York, si definiva un «ricercatore investigativo» e avvertiva i suoi lettori di un «inganno». «Scoprirete che la vostra vita è un inganno», scriveva Azzarello invitando all’azione prima di scusarsi con amici a familiari per il dolore che stava per provocare loro. Nel manifesto si legge anche che secondo Azzarello il sistema delle critpovalute non sarebbe altro che uno schema Ponzi e che molti degli eventi nefasti accaduti nel mondo nell’ultimo decennio – tra tutti il Covid – sarebbero stati organizzati per spaventare e controllare la popolazione


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