Europee, Conte sbugiarda Elly Schlein: «Nome sulla scheda? Una presa in giro dei cittadini». E nel simbolo M5s spunta lo slogan #pace

L’ex premier si scaglia contro le candidature di facciata, compresa quella dell’«alleata» dem, e presenta simbolo e primi nomi in lista col M5s

«Nella nostra comunità non è pensabile che uno esibisce il nome sulla scheda e poi non è conseguente. Per noi è una presa in giro dei cittadini. Non è una questione di Schlein, ma anche di Meloni e altri leader. Farlo per acquisire qualche voto in più per noi è impensabile. Io non sarò candidato». Così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte attacca Elly Schlein, fresca di annuncio della propria candidatura alle Europee con il Pd, mentre i dem discutono sulla possibilità di includere il nome della segretaria anche nel simbolo del partito. Il riferimento di Conte è alla concreta possibilità che il nome di Schlein possa servire solo per attrarre voti per poi cedere, a urne chiuse, il posto al secondo candidato più votato come da lei stesso accennato nell’annunciare la propria candidatura: «Io sarò qui in Parlamento». Identica logica che s’apprestano ad applicare Antonio Tajani per Forza Italia (certo non rinuncerà al posto di ministro degli Esteri per fare l’eurodeputato) e con ogni probabilità la stessa premier Giorgia Meloni.


Il simbolo della pace

A In mezz’ora di Monica Maggioni, il programma che fu di Lucia Annunziata (anche lei oggi candidata con il Pd al Sud), Conte dà poi qualche annuncio sulla lista del M5s. In primis presenta il simbolo che gli elettori troveranno sulla scheda, in cui spicca l’hashtag «pace» sotto il noto logo del Movimento. Non si fa attendere il commento del segretario di azione Carlo Calenda affidato come da sua tradizione a X: «Che vergogna, la strumentalizzazione della parola pace, che in questo caso vuol dire resa a un dittatore fascista. L’essenza del qualunquismo. Disgustoso», scrive senza mezzi termini l’ex ministro dello Sviluppo Economico. Conte lancia poi uno de nome dei pentastellati per il prossimo Parlamento europeo, quello dell’ex calciatrice Morace. «Carolina Morace, una sportiva, una calciatrice che oltre ad avere superato tantissimi primati sportivi ha fatto saltare tutti gli stereotipi, ha rotto schemi in un campo prevalente dei maschi», annuncia fiero l’ex premier.


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