Quella volta che Freddie Mercury ci provò con Paolo Bonolis: «Ma ero caruccio, sa?»

Il racconto del conduttore: «Chiacchierammo, poi ciascuno ha preso la sua strada»

Paolo Bonolis, conduttore con 45 anni di carriera alle spalle tra Rai e Mediaset, si racconta oggi in un’intervista sentimentale al Corriere della Sera. Nella quale racconta anche un episodio che riguarda il cantante e compositore dei Queen Freddie Mercury. All’epoca Paolo ha 25 anni e si trova a Londra. Lo incontra e Freddie comincia a provarci con lui. Che gli risponde: «Adoro la tua musica, la trovo fantastica, ma abbiamo orizzonti ormonali diversi». Oggi ricorda: «Chiacchierammo. E poi ciascuno ha preso la sua strada. Ma ero caruccio, sa?».


Le bugie

Bonolis spiega che racconta bugie: Quelle che servono. Chiunque mente. Tutti interpretiamo al meglio quello che gli altri vorrebbero che facessimo. Le bugie servono a smussare gli angoli, l’importante è non fare male a qualcuno». Mentre il suo primo matrimonio con Diane finì per un tradimento: «Ho capito di avere fatto una stupidaggine e l’ho detto, non è stato digerito, capisco l’intemperanza di lei». Poi c’è Luca Laurenti, che è come una moglie: fanno coppia artistica dal 1991: «Ci siamo separati professionalmente per tre anni, io sono andato in Rai, lui è rimasto con Costanzo. Non litigo mai con nessuno. Con Luca andiamo molto d’accordo, lui è speciale, molto intelligente, disincantato, sereno. Vive in una fase quantica diversa dalla nostra».


L’anno prossimo

Mentre si fa il suo nome come conduttore del prossimo Festival di Sanremo, Bonolis annuncia che resta a Mediaset: «Avevo promesso a Pier Silvio che avrei fatto un’altra stagione di Avanti un altro e sono una persona di parola». Parla anche della separazione con Sonia Brugarelli: «Siamo separati ma più uniti che mai. Abbiamo tre figli, ci vuole armonia… come si dice? Genitoriale, ecco». E adesso non cerca un nuovo amore: «Ora sto benissimo così. Sono pieno di amici, ho cinque figli, due nipoti e una terza che nascerà a luglio. Se capita, capiterà. E se non capita, come si dice a Roma, ciccia».

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