Si dimenticò di pagare 10 centesimi di multa, gli arriva una cartella esattoriale di oltre 300 euro: avvocato fa ricorso (e vince)

La storia di Vittorio Ravaglia che, secondo la giudice, «ha avuto un comportamento collaborativo con la legge»

Si chiama Vittorio Ravaglia, fa l’avvocato di professione ed è stato multato di 125 euro per aver attraversato un semaforo rosso a Reggio Emilia nel maggio del 2018. Entro cinque giorni aveva provveduto a pagare la sanzione, quindi perfettamente dentro i termini previsti, ma si era dimenticato di pagare 10 centesimi rimanenti. Quasi cinque anni dopo, nel gennaio del 2023, l’avvocato ha ricevuto una cartella di pagamento dall’Agenzia delle Entrate, in cui veniva sollecitato a pagare un totale di 387,48 euro, compresi di costi per il Comune e tasse di notifica. Così, riferisce Il Resto del Carlino, Ravaglia ha contattato la polizia locale per contestare la richiesta, dichiarando che aveva già pagato la multa nel 2018 e chiedendo quindi l’annullamento della seconda sanzione. Non ricevendo una risposta immediata, ha presentato un ricorso al giudice di pace a febbraio dell’anno scorso. Nel frattempo, si è però accorto che il suo errore era stato nel mancato pagamento di 10 centesimi, e lo ha segnalato al giudice nell’immediato. La magistrata, Antonella Chizzoniti, ha accolto il ricorso di Ravaglia, riconoscendo che il suo comportamento era stato corretto e collaborativo nei confronti della legge. Il Comune è stato così condannato a pagare le spese processuali per un totale di 220 euro.


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