Scontro in Rai sul caso Scurati, la presidente Soldi smentisce l’ad Sergio: «Racconto parziale, la situazione è più complessa»

Secondo Marinella Soldi la versione resa in commissione Vigilanza «non fa giustizia alla vicenda». E Feltrinelli nega che l’intervento dello scrittore avrebbe avuto una natura promozionale

Davanti alla commissione di Vigilanza Rai l’ad Roberto Sergio ha ricostruito il caso Scurati, portando la versione dell’azienda e annunciando il procedimento disciplinare aperto nei confronti della conduttrice di CheSarà Serena Bortone. Sergio ha assicurato che né i vertici né il governo hanno vietato la partecipazione dello scrittore o la lettura del suo monologo. Il problema sarebbe stato di natura economica e non editoriale: «Non è stato annullato il contratto. Si era d’accordo con il valore economico, ma quando si è scoperto che si trattava di una promozione è stato invitato a titolo gratuito». Promozione che avrebbe riguardato la graphic novel La seconda mezzanotte, che era prenotabile dal 19 aprile, e una fiction tratta dalla sua opera. Ma è Feltrinelli a smentire questa ricostruzione, negando che ci sia stato alcun accordo di promozione nel programma di Bortone. E sulla vicenda è poi intervenuta anche la presidente Rai Marinella Soldi, secondo cui la versione di Sergio in Commissione non fa «giustizia alla vicenda né tantomeno alla Rai».


La presidente Rai prende le distanze

Secondo Soldi, l’intervento dell’ad «racconta in modo parziale» quanto accaduto, e sarebbero rimasti fuori «aspetti di rilievo». Invita quindi ad aspettare il risultato delle verifiche interne: «Ferme restando le policy aziendali, il cosiddetto caso Scurati è ancora oggetto di verifiche da parte della direzione Internal Audit aziendale, per la quale la Presidente ha le deleghe. Le risultanze in bozza di tale audit sono state visionate sia da me sia dall’ad ed evidenziano una situazione molto più complessa di quella descritta dall’ad, che richiede un approccio più completo». Proprio perché la questione non è esaurita, le opposizioni hanno chiesto che la Commissione convochi un nuova audizione nella quale possano essere sentiti la giornalista Bortone e il direttore dell’approfondimento Paolo Corsini, al fine di «fare chiarezza sul caso». Secondo i capigruppo di Pd, M5s, Iv, Azione e Avs, «è emersa una ricostruzione dei fatti molto distante da quella nota senza che i vertici Rai fornissero la documentazione necessaria che dimostrasse la veridicità di quanto da loro sostenuto», esprimendo la propria preoccupazione «riguardo alla possibilità che l’amministratore delegato e il direttore generale Rai abbiano fornito informazioni non veritiere alla commissione di vigilanza». In merito a questa richiesta, ha risposto la presidente della commissione Vigilanza Barbara Floridia: «Ho convocato per il prossimo mercoledì 15 maggio l’ufficio di presidenza della commissione. In quell’occasione si prenderà una decisione sulla calendarizzazione delle audizioni di Serena Bortone, come richiesto dai gruppi di opposizione, e dei rappresentanti dei sindacati dei giornalisti Rai».


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