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La Lombardia propone un patentino per avere alcune razze di cane: le regole in discussione per Pitbull e Rottweiler

14 Ottobre 2024 - 22:53 Alba Romano
pitbull cane
pitbull cane
Nella lista sono comprese 26 tipologie di cani, per le quali saranno previsti corsi teorici e pratici obbligatori

Un “patentino” per certificare le competenze di chi vuole adottare un cane appartenente a razze considerate potenzialmente problematiche. È questa la proposta avanzata dalla Regione Lombardia, ora in discussione in commissione Sanità del Pirellone, con l’obiettivo di migliorare la gestione di questi animali e garantire una maggiore sicurezza pubblica ai cittadini. Il progetto di legge, se approvato, sarà inviato al Parlamento per diventare un riferimento normativo a livello nazionale, unendo regole più rigide sulla vendita, riproduzione e gestione di alcune razze, con una formazione obbligatoria per i proprietari.

Le razze coinvolte

La proposta, come riporta Il Corriere della Sera, si basa sull’esigenza di regolamentare l’adozione di cani appartenenti a 26 razze considerate più difficili da gestire, non per stigmatizzarle, ma per garantire che siano gestite in modo più responsabile. Tra queste non ci sono solo le più temute, come i pitbull o i terrier, ma anche razze comunemente considerate tranquille, come il pastore maremmano abruzzese e l’Akita Inu. Il motivo alla base di questa iniziativa è la crescente frequenza di aggressioni gravi, a volte letali, da parte di certi cani domestici. Per questo la Lombardia vuole introdurre regole più stringenti: chiunque adotti un cane di queste razze dovrà dimostrare di essere in grado di gestirlo adeguatamente, con obblighi legali e limitazioni all’acquisto per chi ha precedenti penali o non è considerato idoneo.

Cosa prevede la proposta

Secondo la proposta, fa sapere ancora il Corriere, il cosiddetto patentino verrebbe rilasciato dopo un percorso di formazione teorica e pratica, che include una valutazione sul campo, in cui verranno testati sia il comportamento del cane che l’interazione con il proprietario. Questa misura è solo una parte del progetto. Altre norme riguarderanno le strutture che ospitano gli animali accalappiati o sottoposti a sequestro giudiziario, come canili e rifugi, che dovranno rispettare requisiti minimi di spazio e garantire la presenza di personale specializzato. Tutto questo per evitare che i cani problematici diventino dei “reclusi” nei canili, aumentando il rischio che rimangano non adottabili a causa delle condizioni di vita che peggiorano i loro comportamenti.

Verso una norma nazionale?

L’idea del patentino è già in vigore a Milano ma solo con corsi teorici e viene arricchita in questa proposta con un approccio più pratico e completo, ispirato al Certificato di affidabilità e equilibrio (Cae) promosso dall’Enci. Il progetto di legge è infatti il frutto di un lavoro collaborativo tra diverse istituzioni, tra cui l’Associazione dei Comuni della Lombardia (Anci), le ATS di Milano, Brescia e Monza Brianza, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (Enci) e le associazioni che gestiscono i canili. Politicamente, la proposta è guidata da Roberto Anelli, vicepresidente della commissione Sanità, che ha spiegato come l’obiettivo sia quello di garantire sia il benessere dei cani che la sicurezza pubblica. Il governo nazionale, intanto, sembra essere sulla stessa linea: il capogruppo dei senatori della Lega, Massimiliano Romeo, ha rivelato che il Ministero della Salute sta già lavorando su un decreto legislativo che include molte delle misure presenti nel progetto lombardo.

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