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La mano della disinformazione russa nelle elezioni americane 2024

05 Novembre 2024 - 07:35 David Puente
I protagonisti principali della disinformazione russa, dall'americano Dougan agli influencer finanziati da Russia Today

La disinformazione russa potrebbe raccogliere i frutti di un lungo lavoro una volta concluso il voto del 5 novembre. L’operazione di discredito dell’Occidente, iniziata da ben prima dell’invasione in Ucraina del 2022, non ha inquinato soltanto il dibattito pubblico nei social network, ma è riuscita a varcare le porte del Congresso degli Stati Uniti. Un risultato ottenuto grazie anche alla complicità di un cittadino americano e della fabbrica delle notizie false dell’ex leader della Wagner, Yevgeny Prigozhin.

L’FBI di Prigozhin

Nell’aprile 2024, avevamo smascherato la fantomatica inchiesta russa sulla fecondazione forzata in Ucraina. A creare e diffondere la bufala complottista fu la “Fondazione” russa fondata proprio da Prigozhin, la Foundation to Battle Injustice nota anche come “FBI”, sfruttando l’Intelligenza Artificiale per generare finti testimoni e decontestualizzando un video scaricato da Youtube. A gestire questa fabbrica di fake news è Mira Terada (Oksana Vovk fino al 2017), accusata di traffico di droga in Finlandia e condannata nel 2020 negli Stati Uniti per riciclaggio di denaro. A pochi giorni dal voto negli Stati Uniti, Terada pubblica su X la fantomatica testimonianza di un americano per sostenere l’esistenza dei brogli elettorali a favore di Kamala Harris.

Secondo la narrazione di Mira Terada, un presunto assistente del segretario di Stato dell’Arizona avrebbe raccontato il piano per truccare le elezioni americane a favore dei democratici. La voce dell’anonimo intervistato, contrariamente a quella della propagandista russa, presenta i tipici difetti dell’Intelligenza Artificiale audio generativa riscontrata anche nel falso audio attribuito alla madre di Navalny contro Yulia Navalnaya. Nel sito della “Fondazione” russa sono presenti altre narrazioni, raccolte in una sorta di “guida” della disinformazione sulle elezioni americane utili per accusare Kamala Harris di voler rubare il voto degli americani. Tra queste troviamo una delle preferite da Elon Musk: il voto illegale degli immigrati.

La rete del latitante John Dougan

A Open abbiamo parlato spesso di John Dougan, il cittadino americano scappato a Mosca per evitare il carcere negli Stati Uniti, gestore di una rete di siti web creati appositamente per diffondere fake news pro-Cremlino riuscendo ad inquinare persino il dibattito all’interno del Congresso Americano. La bufala della fantomatica tredicenne investita e resa invalida da Kamala Harris nel 2011 proviene dal sito “KBSF – San Francisco News“, il quale presenta tutte le caratteristiche dei siti creati e gestiti da Dougan.

Il finanziamento di Russia Today

Due dipendenti di Russia Today, Kostiantyn Kalashnikov ed Elena Afanasyeva, sono accusati di aver creato società fittizie in Turchia, Emirati Arabi Uniti e Mauritius per finanziare, attraverso una società del Tennessee chiamata Tenet Media, sei influencer americani che diffondono contenuti in linea con la propaganda del Cremlino. Tenet Media, su indicazioni di Elena Afanasyeva, doveva produrre un video in cui si attribuiva la responsabilità della strage al Crocus City Hall di Mosca all’Ucraina e agli Stati Uniti, dunque all’amministrazione Biden.

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