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Caos treni, Salvini scarica le colpe su Renzi: «Decenni di errori, ecco il risultato». L’ex premier: «Ministro incapace e porta-sfiga»

11 Gennaio 2025 - 18:33 Massimo Ferraro
Matteo
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Scontro al veleno tra il ministro e il leader di Italia Viva sulle cause dei disservizi attorno a Milano. Anche Conte e Schlein all'attacco

Con la rete ferroviaria in tilt per un guasto alla linea elettrica nei pressi della Stazione Centrale di Milano, mentre si accumulano i ritardi dei treni e si allunga la lista di quelli cancellati, le opposizioni concentrano le loro forze contro il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. La circolazione nello snodo milanese è stata ripristinata dopo oltre 7 ore di intervento per un problema alla rete elettrica aerea. Alle forti critiche arrivate dalle opposizioni, il titolare del dicastero ha risposto con una nota che difende l’operato del vicepremier. E scarica su chi l’ha preceduto le responsabilità dei disagi recenti. «Decenni di disinteresse, mancati investimenti, NO ideologici: così, oggi, ci ritroviamo in un’Italia con una grave carenza di infrastrutture che spiega i fatti delle ultime ore», si legge nel comunicato del Mit, «da due anni a questa parte, con Matteo Salvini al Mit, sono stati moltiplicati gli sforzi per invertire la tendenza, soprattutto sulla rete ferroviaria, nonostante burocrazia e scioperi a raffica proclamati dai sindacati di sinistra».

Treni fermi a Milano, la nota del Mit

Il 2024 avrebbe fatto registrare un aumento del 2% dei treni e passeggeri in circolazione, rivendica il ministero. Le linee però sarebbero iper-utilizzate, con 9mila treni al giorno sulla rete Rfi, il che richiede un grande impegno di conservazione. «Non a caso Fs ha ufficializzato un piano da 100 miliardi (molti per manutenzione) e sono attivi più di 1.200 cantieri, con interventi attesi da decenni come quello di Firenze dal valore di 2,7 miliardi. Il primo progetto risale addirittura agli anni Novanta», scrive il Mit, prima di attaccare Matteo Renzi, «solo ora c’è la piena determinazione a superare un imbuto che rischia di ingolfare la circolazione: il problema non è mai stato preso di petto, nemmeno quando un premier fiorentino raccolse le deleghe del Mit». Infine, il ministro si dice consapevole dei problemi e pronto ad ascoltare le critiche, perché «i cantieri non si possono concludere in un pugno di giorni». Nel 2025 dovrebbero essere immessi in rete 875 nuovi treni, e realizzati 46 nuovi convogli.

La replica incredula di Renzi

Un contrattacco «scandaloso», quello di Salvini contro di lui, ribatte poco più tardi Renzi. «Trovo scandaloso che per giustificare il guasto di stamattina a Milano, che segue di qualche mese l’ormai celebre chiodo di Roma, il Ministero faccia una nota ufficiale per parlare del nodo di Firenze. E per attaccare me citando la mia esperienza di dieci anni fa», scrive il leader di Italia Viva. Secondo cui «siamo ormai all’avanspettacolo. Un Ministro incapace che attacca un dirigente dell’opposizione dopo che da anni lui è al Governo e il sistema dei trasporti è impazzito. Qualsiasi cosa accada oggi questo Governo dà la colpa a me. Se non fosse una cosa tragica ci sarebbe da ridere. Mi sono domandato in Senato se Salvini è incapace o porta sfiga, oggi dico che la risposta vera è: tutte e due».

Gli attacchi delle opposizioni

Guasti e disagi ripetuti negli ultimi mesi hanno spesso fatto finire il leader della Lega sotto i riflettori, e il caos treni di sabato 11 gennaio non fa eccezione. «I treni da Milano sono bloccati per un guasto e hanno più di un’ora di ritardo. Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al Ministero. Il nostro incontro di oggi, allora, inizia alle 12 e non alle 11», twitta seccato Matteo Renzi, in viaggio verso Firenze, «l’Italia dei trasporti è bloccata di nuovo. A chi darà la colpa stavolta Salvini?». Anche Elly Schlein sceglie la via dell’ironia per attaccare il vicepremier: «Ritardi e cancellazioni anche oggi. Trenitalia suggerisce di evitare spostamenti. E intanto l’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni», scrive in una nota, riferendosi alla richiesta del leader leghista di tornare al Viminale. «Il peggior ministro dei Trasporti della storia», scrive ancora Schlein, «che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro».

A stretto giro, anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte interviene sulla questione. «Il Ministro dei Trasporti Salvini forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Musk da sponsorizzare. Dovrebbe invece avere lo sguardo ben saldo sulle nostre stazioni ferroviarie», scrive sui social il leader 5 stelle, «oggi un’altra giornata nera di ritardi dei treni nell’indifferenza più totale. Mentre circa 15 miliardi vengono congelati fra annunci e propaganda sul progetto del Ponte sullo Stretto, vecchio e pieno di criticità, i trasporti per gli italiani sono un inferno quotidiano».

Lega: «Salvini lavora 14 ore al giorno»

È il vicesegretario della Lega Andrea Crippa a prendere le difese del ministro. «Lavora 14 ore al giorno per efficientare e migliorare le linee non solo ferroviarie, ma di qualunque tipo di trasporto si tratti in Italia», ha detto ad Affaritaliani.it, «non ci sono mai stati così tanti investimenti e lavori in corso sulle infrastrutture e sul trasporto come da quando Salvini è ministro. È palese che gli esponenti delle opposizioni siano in totale malafede e cerchino ogni appiglio solo per attaccare il ministro Salvini». Per Crippa sono attacchi pretestuosi dato che, come emerge dai primi accertamenti tecnici, il guasto è stato provocato alla rete elettrica aerea da due treni in transito alla Stazione Centrale di Milano. «Se accade un guasto tecnico alle 7 del mattino che cosa può fare il ministro? Che cosa avrebbero fatto al suo posto i chiacchieroni come Schlein, Conte, Renzi e tutti gli altri esponenti di una sinistra che sa solo odiare, attaccare e non fare il bene del Paese?», ha aggiunto, «sono domande alle quali loro, sinistri dominati dall’ira e dal rancore, devono dare risposta». In una nota, la Lega sostiene l’operato di Salvini: «Dopo decenni di investimenti bloccati e di NO, Salvini sta rimettendo in modo l’Italia. Più di 1200 cantieri ferroviari, record di treni in viaggio e passeggeri trasportati ogni giorno. C’è chi fa, e quindi deve risolvere problemi gravi ed ereditati, e chi critica dopo aver fallito o essere stato immobile».

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