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Le meteore di Sanremo: le dieci canzoni della storia del Festival che abbiamo amato e dimenticato

02 Febbraio 2025 - 09:37 Gabriele Fazio
Daniele Groff canta Adesso a Sanremo 1999

1999 – Daniele Groff – Adesso

Se I Ragazzi Italiani erano una risposta ai Take That, Daniele Groff era la nostra risposta agli Oasis. All’inizio il rifiuto, poi l’ammissione, ma in generale non cadiamo in facili equivoci, la realtà è che Groff è un cantautore straordinario, certamente lo è stato, e fa male al cuore dovergli appioppare l’etichetta di meteora. Prima di tutto c’è da dire che Daniele Groff, trentino classe 1973, non arriva al Festival di Sanremo del 1999, sezione giovani, da perfetto sconosciuto, ma forte del successo del disco Variatio 22, che contiene brani stupendi come Daisy, prima hit a dargli successo, Lamerica (brano scelto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per la campagna sulla prevenzione dell’AIDS del 1999), Io sono io, nel quale risponde a muso duro a chiunque lo identifichi come copia di qualcosa, e Everyday (capolavoro scelto da Leonardo Pieraccioni per la colonna sonora del film Il pesce innamorato). Il quinto posto tra le Nuove Proposte di quell’anno è uno dei peggiori abbagli della storia di una kermesse che di abbagli ne ha presi a bizzeffe. Forse non convinceva l’evidente riferimento culturale nella musica di matrice anglosassone di Groff, da tanti scambiato quasi come uno scimmiottamento, una roba a la Ragazzi Italiani appunto. Groff invece è un cantautore con i fiocchi che ha collaborato con Lucio Dalla e Renato Zero, e che tornerà poi a Sanremo nel 2004 con un altro ottimo brano, Sei un miracolo, che comunque segnerà l’apice di una carriera non troppo fortunata. Si dice che ci sia nell’aria un nuovo disco e che anche la sua vocalità sia un pò cambiata, lo ammette lui stesso in un’intervista: «Imitavo involontariamente Liam Gallagher degli Oasis, ne usciva qualcosa di molto nasale ma che piaceva. Oggi ho una voce più matura, più grossa, più mia: cantassi ancora come vent’anni fa, scimmiotterei non solo gli Oasis, ma lo stesso Daniele Groff». Non vediamo l’ora di ascoltare.