Eurovision 2025, cambiano le regole sulle bandiere: ecco cosa potranno esporre (e cosa no) gli artisti sul palco


Gli artisti in gara all’Eurovision Song Contest 2025 non potranno esibire bandiere sul palco, ad eccezione di quella del proprio Paese. Per il pubblico, invece, non ci sarà alcuna restrizione, a patto che la bandiera esposta non violi la legge svizzera. A comunicare la novità nelle regole sono gli stessi organizzatori della kermesse musicale che si svolgerà dal 13 al 17 maggio alla St. Jakobshalle di Basilea. «Sebbene siano previste sanzioni per le violazioni delle regole del concorso, ci aspettiamo che tutte le delegazioni affrontino la politica sulle bandiere in buona fede e comprendano che è stata concepita per creare chiarezza ed equilibrio nell’espressione delle identità nazionali», ha dichiarato un portavoce della European Broadcasting Union (Ebu) all’emittente danese Dr.
I precedenti e le polemiche
Se gli organizzatori dell’Eurovision si sono sentiti in dovere di chiarire le regole, è anche perché lo scorso anno fu proprio una bandiera a creare polemiche. Nella sfilata iniziale della cerimonia di apertura, l’artista svizzero Nemo sventolò una bandiera queer, nonostante non fosse permesso. Nel 2023, durante l’edizione di Liverpool, fu l’italiano Marco Mengoni a portare sul palco, insieme alla bandiera italiana, una bandiera del Progress Pride.
Sì alle bandiere palestinesi tra il pubblico
Se per gli artisti resta il divieto di sventolare bandiere diverse da quella del proprio Paese, per il pubblico c’è decisamente più libertà. All’Arena di Basilea sarà permesso infatti sventolare qualsiasi bandiera, purché non illegale per la legge svizzera o pericolosa per la sicurezza. La bandiera palestinese, che nel 2024 era stata vietata anche tra il pubblico, sarà ammessa, così come quella ucraina. La Svizzera, che pure non ha mai riconosciuto formalmente la Palestina come stato indipendente, ha votato a favore della sua presenza all’Onu come Paese «osservatore permanente non membro».