Ultime notizie ConcertoneConclaveDonald Trump
ESTERICessate il fuocoDonald TrumpRussiaUcrainaVaticanoVladimir PutinVolodymyr Zelensky

Zelensky su Trump: «Dopo l’incontro a San Pietro ha cambiato idea». Il 9 maggio attesi leader a Mosca: «Non garantisco la loro sicurezza»

03 Maggio 2025 - 11:38 Ugo Milano
zelensky
zelensky
«Sono fiducioso», ha confidato il leader ucraino a un gruppo ristretto di giornalisti a Kiev. E ha lanciato una provocazione in vista delle celebrazioni con la parata per gli 80 anni della vittoria sovietica nella Seconda guerra mondiale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’incontro con Donald Trump avvenuto lo scorso 26 aprile in occasione dei funerali di Papa Francesco, avrebbe spinto il presidente americano a riconsiderare la sua visione della guerra in Ucraina. La dichiarazione è arrivata durante una conversazione informale con un gruppo ristretto di giornalisti, ieri sera, nella capitale ucraina. «Sono fiducioso che dopo il nostro incontro, Trump abbia iniziato a vedere le cose in modo un po’ diverso», ha affermato Zelensky. Un’affermazione che, sebbene prudente nei toni, lascia intendere un possibile cambio di prospettiva da parte del tycoon repubblicano.

«Le visite ufficiali in Russia? Noi non garantiamo niente»

Ma Zelensky non si è fermato a questo. In questa fase della guerra con la Russia che continua senza sosta e i fronti diplomatici appaiono sempre più frammentati, il leader ucraino ha lanciato una serie di messaggi chiari su sicurezza, tregue e responsabilità internazionali. In particolare, ha messo in guardia i leader stranieri che la prossima settimana parteciperanno alle celebrazioni per la vittoria sovietica nella Seconda guerra mondiale, previste a Mosca il 9 maggio. «La nostra posizione è molto semplice: non possiamo assumerci la responsabilità di ciò che accadrà in Russia. Saranno loro a garantire la vostra sicurezza», ha detto, alludendo con forza alla possibilità di nuove provocazioni sul suolo russo. Tra gli ospiti attesi nella capitale russa figura anche il presidente cinese Xi Jinping.

«Cessate il fuoco per tre giorni? Non è una proposta seria»

Altro tema affrontato da Zelensky è stato quello delle brevi tregue proposte dal presidente russo Putin, tra cui un cessate il fuoco simbolico dall’8 al 10 maggio. Zelensky ha liquidato l’ipotesi come non credibile: «Non voglio giocare. È impossibile concordare qualsiasi cosa in tre, cinque o sette giorni. Non mi sembra una cosa seria». Al contrario, il leader ucraino ha rilanciato la proposta di una tregua incondizionata di 30 giorni, sufficiente, a suo avviso, per avviare una discussione concreta. La sua posizione appare chiara: nessun compromesso tattico e nessuna apertura a iniziative di breve durata, percepite più come mosse di propaganda che reali tentativi di de-escalation.

leggi anche