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Un grande Salmo, la perla di Giorgio Poi, bene Damiano. Bocciati Elodie e Fedez – Le nostre recensioni

04 Maggio 2025 - 15:44 Gabriele Fazio

Elodie – Mi ami mi odi

Disco di una noia mortale, una volta conclusi i dodici pezzi che lo compongono ci tocca infilzarci con una forchetta per sentire che siamo ancora vivi e non siamo affogati in questo oceano che, tronfio, si rigira su se stesso come un interminabile album di fotografie che hanno sempre lo stesso soggetto. E, attenzione, non è una questione di pop, come se fare pop fosse un delitto mortale, come se significasse sempre e comunque prostrarsi scongiurante al mercato mainstream dei preadolescenti, il target più numeroso e influente, nonché quello, è doveroso specificarlo, anche più fisiologicamente abbindolabile. È proprio questa spudorata superficialità che ci distrugge e ci fa anche un po’ arrabbiare. Perché Elodie vale molto più di questo album, basti pensare a This Is Elodie, anno domini 2020, che era un disco con una struttura interessantissima e brani dai più svariati ed intriganti colori. E parliamo sempre di pop e di hit, non di Charles Trenet. Per non parlare del fegato della ragazza romana nell’esporsi sempre, anche politicamente, cosa dalla quale ha solo da perderci. Noi però qui parliamo di musica e Mi ami mi odi è un insopportabile polpettone insapore, poco credibile, composto da brani che, cambiano gli autori, cambiano i produttori, ma riportano sempre alla stessa ricetta, come se Elodie fosse rimasta incastrata in un recinto in cui o è hit o è morte, incapace di concedersi un sound diverso, più complesso, meno sempliciotto, meno ammiccante. Per fortuna dentro troviamo anche pezzi come 1 ora, In grado e Raro, che potremmo, non senza sforzo, provare a mettere da parte, i brani del disco che meno ci fanno pensare che correre forte e di testa contro il più appuntito degli spigoli di casa sarebbe, tutto sommato, probabilmente, più piacevole che ascoltare roba asettica e furbetta come Dimenticarsi alle 7 o Black Nirvana. Che funzionano, per l’amor di Dio, colpiscono, creano un grande seguito. Oggi. Ma che rimangono brani take away. Detto ciò, siamo certi che una grande quantità di minorenni là fuori resterà entusiasta di questo disco. Come dice il proverbio: «Chi s’accontenta…».