Ultime notizie Benjamin NetanyahuConclaveDonald TrumpGazaGiorgia Meloni
ATTUALITÀConclaveLazioPapa FrancescoRomaVaticano

Conclave, la fumata è «in ritardo»: che cosa succede? – Le ipotesi

07 Maggio 2025 - 20:40 Alba Romano
conclave-fumata-ritardo-motivi
conclave-fumata-ritardo-motivi
Regna l'incertezza su ciò che accade all’interno della Cappella Sistina, dove si svolge il Conclave, protetto dal più rigoroso riserbo

Il segnale tanto atteso da milioni di fedeli in tutto il mondo, la fumata che indica se il nuovo Papa è stato eletto, tarda ad arrivare nonostante fosse atteso per le 19, al più tardi entro le 19.30. Regna l’incertezza su ciò che accade all’interno della Cappella Sistina, dove si svolge il Conclave, protetto dal più rigoroso riserbo. All’esterno, però, tra i fedeli e i curiosi radunati in Piazza San Pietro – oltre 40mila – si fa strada l’ipotesi più semplice: un ritardo nello svolgimento delle votazioni. A confermare questa possibilità è l’orario in cui è stato pronunciato l’“Extra Omnes”, ovvero l’invito a lasciare la Cappella rivolto a chi non partecipa al voto, che è risuonato alle 17:45, più tardi rispetto alla tabella iniziale. Tutto fa pensare, quindi, a un avvio posticipato delle operazioni di scrutinio. Ma non solo: anche se storicamente raro, non è impossibile che un nuovo Pontefice venga eletto già al primo scrutinio. In tal caso, i tempi si allungano per via di alcune procedure, che prevedono l’accettazione del nuovo Papa e poi l’ingresso nella «Stanza delle Lacrime».

Leggi tutti gli aggiornamenti del Conclave

Le altre ipotesi

C’è, però, un’altra ipotesi: non è affatto certo che questa sera ci sarà una fumata. Se i cardinali dovessero ritenere di non avere piena chiarezza sulle procedure di voto, l’elezione potrebbe essere rinviata a domani, mercoledì 7 maggio, e quindi non ci sarebbe alcun segnale visibile oggi. I lavori sono iniziati in ritardo: prima c’è stata l’omelia del cardinale nonagenario Raniero Cantalamessa, nota per la sua prolissità, poi la lettura dettagliata delle regole del Conclave e, infine, lo spazio dedicato a eventuali domande e richieste di chiarimento da parte dei porporati. Un dettaglio non secondario: il cardinale giapponese Thomas Aquinas Manyo Maeda, arcivescovo di Osaka, pare non comprenda nessuna lingua oltre il giapponese, e nel Conclave non sono previsti interpreti. Se il clima generale è quello del dubbio o della confusione, è possibile che si scelga di rimandare tutto, compresa la votazione.

leggi anche