Due fumate nere, la pausa, poi la svolta del Conclave alla quarta votazione: così è spuntato a sorpresa Prevost Papa
Fumata bianca al Conclave: è stato eletto il nuovo Papa. La folla in piazza San Pietro è esplosa in un boato e in un applauso liberatorio poco dopo le ore 18, quando dal comignolo ha iniziato ad alzarsi verso il cielo il denso fumo bianco, mentre iniziavano a suonare a festa le campane. Nella Cappella Sistina hanno trovato dunque la quadra i 133 cardinali elettori alla quarta votazione, la prima del pomeriggio del secondo giorno di Conclave. Nere erano state le due di questa mattina, così come la prima di ieri. Poco più di un’ora dopo, l’annuncio a sorpresa dalla Loggia delle Benedizioni: il successore di Papa Francesco è l’americano Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV. In Piazza San Pietro si sono radunate dal pomeriggio decine di migliaia di fedeli. Tra loro anche il sindaco Roberto Gualtieri, ansioso di conoscere il nuovo Vescovo di Roma. Il cardinale decano Giovanni Battista Re questa mattina aveva auspicato proprio «una fumata bianca già entro questa sera». Ma nessuno pronosticava che il nome che sarebbe spuntato al secondo giorno sarebbe stato quello di Prevost.
Leggi tutti gli aggiornamenti del Conclave
Le votazioni di oggi, due fumate «assicurate»
«Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca», così il cardinale Re. Il nuovo pontefice, secondo lui, dovrà «prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio». Poi mettere in atto «un risveglio, perché abbiamo notato sotto l’aspetto spirituale un po’ un “dimenticare Dio”». Oggi, come previsto, saranno quattro le votazioni: due la mattina, due al pomeriggio. Si potrà vedere una fumata dopo la prima e la terza votazione solo se sarà bianca, rispettivamente alle 10.30 e alle 17.30. Dopo la seconda e la quarta votazione, invece, l’aria intorno al comignolo potrà colorarsi sia di bianco che di nero, rispettivamente alle 12 e alle 19. Perché la fumata sia bianca, e quindi sia eletto il successore di Papa Francesco, è necessario il quorum di 2/3 degli elettori, pari a 89 cardinali sui 133 presenti all’interno della Cappella Sistina.
Cosa è successo ieri: i ritardi e la fumata nera
Quella di ieri è stata una lunga giornata contrassegnata dal «ritardo» della prima fumata, poi rivelatasi nera. Un ritardo che ha iniziato ad accumularsi ben prima della votazione effettiva. L’«extra omnes», cioè il momento in cui nella Cappella Sistina rimangono solo gli elettori, era previsto per le 16.30 ma è stato effettivamente pronunciato alle 17.45. Un’ora e un quarto di differenza che poi si è ripercosso a cascata su tutte le altre operazioni, dai voti allo scrutinio.