Ultime notizie ConclaveDonald TrumpGiorgia MeloniPapa Leone XIV
ATTUALITÀIntelligenza artificialePapa Leone XIVVaticanoVideo

Papa Leone XIV spiega ai cardinali di avere preso il nome da Leone XIII. E come lui vuole fare una «rerum novarum» sull’impatto dell’intelligenza artificiale – Il video

10 Maggio 2025 - 13:49 Fosca Bincher
Papa Leone XIV
Papa Leone XIV
Il discorso del nuovo Papa ai cardinali, a cui ha chiesto aiuto per affrontare il ministero petrino. Citazioni di papa Francesco ma anche di Papa Benedetto XVI per dirsi in scia con entrambi

Sarà l’intelligenza artificiale e l’impatto che questa potrà avere sul mercato del lavoro, superiore a quello provocato dalla rivoluzione industriale, il tema della prima enciclica di Leone XIV. Lo ha fatto capire lo stesso papa Prevost la mattina di sabato 10 maggio quando ha parlato ai cardinali a porte chiuse, facendo poi diffondere il testo del suo discorso. Davanti a tutti ha spiegato di avere preso il nome di Leone in omaggio proprio all’ultimo papa che si è chiamato così: Leone XIII. «Diverse sono le ragioni», ha premesso il Papa, «però principalmente perché il papa Leone XIII con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro».

In scia con la Evangelii gaudium di papa Francesco e la Spe salvi di Benedetto XVI

Nel suo incontro con i cardinali Leone XIV, dopo avere ringraziato sia il decano Giovanni Battista Re che il camerlengo Kevin Farrell per il lavoro fatto durante la sede vacante, ha chiesto una mano a tutti nell’esercizio del suo ministero petrino anche per sopportarne il peso. E ha fatto capire a tutti di volersi mettere allo stesso tempo nella scia sia di Benedetto XVI che in quella di papa Francesco. Proseguendo l’adesione di Bergoglio al Concilio Vaticano II, che «ha richiamato e attualizzato magistralmente i contenuti nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, di cui voglio sottolineare alcune istanze fondamentali: il ritorno al primato di Cristo nell’annuncio (cfr n. 11); la conversione missionaria di tutta la comunità cristiana (cfr n. 9); la crescita nella collegialità e nella sinodalità (cfr n. 33); l’attenzione al sensus fidei (cfr nn. 119-120), specialmente nelle sue forme più proprie e inclusive, come la pietà popolare (cfr n. 123); la cura amorevole degli ultimi, e degli scartati (cfr n. 53); il dialogo coraggioso e fiducioso con il mondo contemporaneo nelle sue varie componenti e realtà» Ma anche nella scia di Ratzinger e della sua Spe salvi: «Si tratta di principi del Vangelo che da sempre animano e ispirano la vita e l’opera della famiglia di Dio, di valori attraverso i quali il volto misericordioso del Padre si è rivelato e continua a rivelarsi nel Figlio fatto uomo, speranza ultima di chiunque cerchi con animo sincero la verità, la giustizia, la pace e la fraternità».

leggi anche