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Eurovision, «gole tagliate» e sputi contro la cantante israeliana Yuval Raphael. La denuncia del team: «Gesti violenti e irrispettosi» – Il video

12 Maggio 2025 - 11:53 Ugo Milano
Un manifestante si è avvicinato al carro su cui l'artista, sopravvissuta al massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023, sfilava. L'ha insultata pesantemente mimando il gesto dello sgozzamento e insultandola pesantemente

Il segno della gola tagliata, gli sputi, gli insulti. Questa l’accoglienza riservata alla cantante israeliana Yuval Raphael, sopravvissuta al massacro del Nova Festival il 7 ottobre 2023, durante il tradizionale turquoise carpet prima dell’Eurovision Song Contest 2025. E lo striscione «Welcome to Genocide Song Contest», che ha campeggiato sulla Marketplatz nel pieno centro di Basilea, in Svizzera. Le proteste contro la partecipazione di Israele alla kermesse canora europea vanno avanti da settimane e alla vigilia dell’inizio del contest, che prenderà il via martedì 13 maggio con le semifinali, si sono trasferite in piazza. Bandiere palestinesi hanno riempito le strade della città svizzera mentre sul tappeto turchese sfilavano gli artisti dei 37 Paesi partecipanti.

Gesti «violenti e irrispettosi», denunciato un uomo

Una «manifestazione violenta e poco rispettosa», così la delegazione israeliana ha spiegato al sua decisione di denunciare un manifestante – che ha sputato e mimato il gesto del taglio della gola in direzione di Yuval Raphael – e la stessa organizzazione dell’Eurovision. All’uomo in questione, che è stato individuato immediatamente dalle forze dell’ordine svizzere, sarà impedito di avvicinarsi ai luoghi in cui si svolge la kermesse.

La lettera aperta degli artisti, la risposta di Ebu: «Evento universale e apolitico»

Negli scorsi giorni, alle insistenti voci contrarie alla partecipazione di Israele si è aggiunto anche Nemo, svizzero campione in carica dell’Eurovision. Negli scorsi giorni non ha nascosto la sua perplessità: «Le azioni di Israele sono fondamentalmente in contrasto con i valori che l’Eurovision dichiara di sostenere: pace, unità e rispetto dei diritti umani». E lo stesso Nemo si è unito all’appello di altri 70 artisti che chiedevano l’esclusione della delegazione dello Stato ebraico in una lettera aperta all’Unione europea di radiodiffusione (Ebu), organizzatrice dell’evento. L’Ebu si è rigidamente opposta: «L’evento è universale e apolitico».

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