Nel 2022 la propaganda russa ha studiato l’Italia con falsi servizi RAI, Ansa e GEDI


A seguito dell’invasione russa su larga scala dell’Ucraina nel 2022, sono circolati numerosi video falsi attribuiti a testate internazionali, con l’obiettivo di diffondere disinformazione e bufale a favore del Cremlino. La propaganda digitale russa si preparava a colpire direttamente anche l’Italia, confezionando e diffondendo finti servizi di RaiNews, ANSA e del gruppo GEDI. Il tutto sfruttando un ecosistema parallelo di canali Telegram in lingua italiana, gestiti però da operatori russi della Social Design Agency (SDA), un’agenzia specializzata nella manipolazione informativa, già nota per aver condotto l’operazione “Doppelgänger” contro i media occidentali. Gli agenti del Cremlino hanno studiato e testato il pubblico italiano per promuovere propaganda anti-ucraina.
Il progetto internazionale
Le attività della SDA rientravano in un progetto più ampio, denominato International Comprehensive Counter-Campaign (CCI), i cui obiettivi erano chiari: indebolire il sostegno occidentale all’Ucraina e promuovere le narrazioni del Cremlino attraverso canali alternativi ai media ufficiali, colpiti dalle sanzioni dell’Unione Europea. La finalità non era soltanto ingannare, ma anche inquinare il dibattito, generare confusione, seminare il dubbio e forzare la presenza del punto di vista russo nell’opinione pubblica europea, anche qualora il contenuto venisse poi smentito. Una strategia all’insegna del “l’importante è che se ne parli”.
I test Telegram del 2022
Nel primo semestre del 2022, l’Italia è diventata, insieme a Germania e Regno Unito, uno dei principali laboratori per testare tecniche di propaganda russa coordinate dalla SDA. L’obiettivo era valutare la capacità di penetrazione di contenuti falsi, sfruttando piattaforme digitali e reti sociali.

Il test consisteva nella costruzione di un’infrastruttura agile e diffusa, capace di raggiungere gli utenti italiani attraverso canali Telegram “localizzati” con nomi come Verità Italiane o Gossip Italiano, siti web clone che imitavano testate affidabili, account fittizi su Facebook, Instagram e TikTok per rilanciare articoli e meme creati dalla SDA, fino ad arrivare a bot e profili automatizzati in grado di postare commenti e risposte in italiano. L’obiettivo dichiarato era raggiungere 100.000 visualizzazioni al giorno soltanto sul territorio italiano.

L’efficacia della campagna in Italia è rimasta modesta: i gruppi avevano pochissimi iscritti e i commenti erano spesso ironici o apertamente contrari alla propaganda russa. Tuttavia, per la SDA non si è trattato di un fallimento. Secondo i documenti analizzati nel report “Beyond Operation Doppelgänger“, pubblicato a maggio dall’Università di Lund (Svezia), l’obiettivo della società russa era quello di «entrare nel discorso pubblico», così da espandere l’operazione su scala più ampia e ottenere nuovi finanziamenti dal Cremlino.
I metadati in russo
Come già visto in altri casi, i contenuti video prodotti erano fabbricati ad arte, falsamente attribuiti ai media italiani e mai realmente trasmessi o pubblicati. Servivano a conferire un’aura di legittimità a narrazioni false, filo-russe o anti-ucraina.

Nei primi mesi del 2022, la SDA ha creato e gestito diversi canali Telegram in italiano, tra cui Verità Italiana (o Italia News), dove è ancora oggi possibile scaricare i video “italiani” e consultarne i metadati: in russo.

Profili falsi e contenuti sponsorizzati
Non solo Telegram. Il test condotto in Italia, Germania e Regno Unito prevedeva l’utilizzo di migliaia di profili falsi e account su Facebook, Instagram, TikTok e X. Secondo il report, circa 1.500 account automatizzati erano gestiti in sequenza da quattro team russi. Si contano inoltre circa 500 annunci sponsorizzati su Facebook, con costi variabili tra i 50 e i 250 dollari ciascuno, diffusi tra il 10 maggio e il 6 luglio 2022. La spesa pubblicitaria stimata è di circa 50.000 dollari in due mesi.