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Renzi: «Le elezioni del 2027 saranno un referendum su Meloni, l’opposizione si deve unire»

19 Maggio 2025 - 09:22 Alba Romano
matteo renzi giorgia meloni
matteo renzi giorgia meloni
Il leader Iv: le alleanze si fanno con i diversi

Il governo Meloni non è stabile ma immobile. E le elezioni del 2027 saranno un referendum sulla premier. Per questo l’opposizione deve unirsi. Parola di Matteo Renzi, che rilascia oggi una lunga intervista al Foglio. «Ho lavorato nel palazzo di Niccolò Machiavelli per cinque anni, forse ho appreso qualcosa. Il punto è questo. Con il sistema elettorale che abbiamo in Italia le elezioni del 2027 saranno un referendum su Giorgia Meloni. E Meloni sa così bene che può perderlo che sta pensando di cambiare la legge elettorale. Di qua odi là: per vincere l’opposizione deve andare unita. Dico male? Io non mi alleo in politica solo con le persone che mi piacciono, le alleanze si fanno con i diversi e per raggiungere obiettivi», dice il leader di Italia Viva.

Le elezioni

«Quando Salvini in mutande chiedeva i pieni poteri io ho fatto l’accordo con Conte, perché in quel momento l’obiettivo era bloccare un governo che voleva i pieni poteri. Quando si è trattato di portare Draghi al Governo ho mandato a casa Conte, e tanti di quelli che oggi parlano male di Conte allora erano i suoi fedelissimi. Lezioni di coerenza da gente che ha detto tutto e il contrario di tutto non ne prendo. Sono pragmatico. Il 2027 è un referendum su Meloni, che a quel punto governerà da cinque anni», sostiene. Alla premier Renzi riconosce «una dose di spregiudicata abilità comunicativa e politica, ripete solo i numeri che le fanno gioco, è la più avanti di tutti. E ha capito che se noi ci si mette tutti insieme, le elezioni lei le perde, non vince un collegio da Firenze in giù».

Il gioco di Meloni

«Altre volte a sinistra ha fatto il gioco di Meloni, e mi riferisco a Enrico Letta che scelse di dividere il centrosinistra, ottenendo che FdI col 26 percento ha guadagnato il governo del Paese non avendo la maggioranza di questo Paese: il 26 per cento è la stessa percentuale con cui Bersani ha perso», conclude Renzi.

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