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La “dottoressa” Carrie Madej non ha dimostrato la presenza di parassiti nei vaccini anti Covid-19

27 Maggio 2025 - 10:14 David Puente
Queste accuse prive di fondamento circolano dal 2021 e senza alcuna dimostrazione scientifica

Si sostiene che una dottoressa, tale Carrie Madej, abbia accusato i vaccini anti-Covid di contenere al loro interno dei parassiti. In che modo lo avrebbe scoperto? Attraverso analisi che afferma di aver condotto su alcune fiale. Si tratta di una narrazione priva di qualsiasi fondamento, soprattutto scientifico, sia per quanto riguarda i parassiti citati sia per il metodo utilizzato nella cosiddetta analisi. Inoltre, abbiamo già trattato in passato diverse falsità diffuse da quella che, va ricordato, è un’osteopata (ne parliamo ad esempio qui e qui).

Per chi ha fretta

  • Questa teoria dei vaccini e dei parassiti iniziò a circolare per la prima volta nel 2021.
  • Fino ad oggi, nel 2025, la dottoressa Carrie Madej non ha dimostrato la sua fantomatica scoperta.
  • Non ci sono riscontri scientifici, soprattutto in ambienti sterili e con fiale non usate, che dimostrino le accuse.
  • Uno dei “parassiti” non lo è affatto: si tratta del polipo d’acqua dolce.
  • Gli unici due parassiti citati non potrebbero formarsi all’interno delle fiale.

Analisi

Ecco un esempio di come viene condivisa la falsa narrazione:

QUATTRO PARASSITI MORTALI IDENTIFICATI NEI SIERI IMPROPRIAMENTE DEFINITI “VACCINI”

Questo è il motivo per cui devono conservare le fiale a – 70 gradi e gettarle se non sono più “fresche”, poiché vogliono iniettare uova di parassiti mortali viventi. Molte delle fiale contengono uova già schiuse. La dottoressa Carrie Madej ha pubblicato un video di uno di questi parassiti ingegnerizzati (Hydra vulgaris, del quale avevamo già discusso nel libro COVID-19: il grande inganno” – pubblicato su Amazon), che cerca letteralmente di uscire dalla fiala che ha testato sulla telecamera.

In altre condivisioni Facebook leggiamo:

QUATTRO PARASSITI MORTALI IDENTIFICATI NEI SIERI IMPROPRIAMENTE DEFINITI “VACCINI”

Questo è il motivo per cui devono conservare le fiale a – 70 gradi e gettarle se non sono più “fresche”, poiché vogliono iniettare uova di parassiti mortali viventi. Molte delle fiale contengono uova già schiuse.

La dottoressa Carrie Madej ha pubblicato un video di uno di questi parassiti ingegnerizzati (Hydra vulgaris, del quale avevamo già discusso nel libro COVID-19: il grande inganno” – pubblicato su Amazon), che cerca letteralmente di uscire dalla fiala che ha testato sulla telecamera.

Nelle condivisioni viene proposta la visione di un video pubblicato su Rumble, intitolato Dr. Carrie Madej: First U.S. Lab Examines “Vaccine” Vials, HORRIFIC Findings Revealed.

Le bufale di Carrie Madej circolano dal 2021

Il video non è affatto recente: circola almeno dal 2021, come si può verificare nel fact-check pubblicato dai colleghi di AFP dedicato proprio a quell’intervista rilasciata dalla dottoressa Carrie Madej.

Le analisi condotte da Carrie Madej risultano prive di fondamento scientifico. Non è presente, ad esempio, alcuna ripetibilità nelle operazioni che dichiara di aver eseguito, soprattutto in un ambiente sterile. Inoltre, le fiale analizzate non erano nuove né sigillate, ma già aperte e utilizzate per la somministrazione, compromettendo così qualsiasi validità scientifica.

Di fatto, Carrie Madej non ha mai fornito prove a sostegno della sua presunta scoperta. Dal 2021 al 2025, ovvero fino a oggi, non è riuscita a confermare in alcun modo le sue accuse.

I presunti parassiti nell’immagine

La prima immagine riprenderebbe un’Hydra vulgaris, ossia un polipo d’acqua dolce e non è affatto un parassita.

Il secondo è realmente un parassita. Tuttavia, il Trypanosoma cruzi necessita di un ciclo vitale specifico tra ospite vertebrato (come l’uomo) e invertebrato (insetto vettore).

Il terzo citato è il Trypanosoma brucei che, come il cruzi, non risulta che possa sopravvivere o replicarsi in ambienti inanimati come fiale o soluzioni sterili.

Conclusioni

La “dottoressa” non ha mai dimostrato ciò che ha riferito online a partire dal 2021.

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