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Papa Leone XIV riceve il Cardinale Becciu, il faccia a faccia sul caso giudiziario dopo la rinuncia «spontanea» al Conclave

27 Maggio 2025 - 15:59 Ugo Milano
carinal becciu papa leone xiv udienza
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Privato da Francesco dei suoi diritti cardinalizi nel 2020, il cardinale sardo a lungo aveva preteso un posto in Cappella Sistina. Poi il passo indietro, che Becciu spera sia ben visto dal nuovo Pontefice

Un atto di obbedienza alla volontà dell’ormai defunto papa Francesco. Così, quasi tra le lacrime e di fronte a tutti gli altri porporati, il cardinale Angelo Becciu aveva «deciso di obbedire» e di non prendere parte al Conclave, da cui lo stesso Pontefice argentino lo aveva escluso (fino a prova contraria) per le accuse di truffa e peculato. Nella mattina di oggi, martedì 27 maggio, il nuovo Papa Leone XIV ha ricevuto proprio il cardinale sardo in udienza. Un primo incontro formale per fare il punto, con ogni probabilità, sulla situazione giuridica dell’ex sostituto per gli Affari regionali della segreteria di Stato. Per Becciu, un faccia a faccia nel segno della speranza che il nuovo Pontefice, grazie a quell’ultimo «Obbedisco» alla vigilia del Conclave che lo ha eletto, gli riservi ora un occhio di riguardo.

Il tira e molla prima del Conclave poi «l’atto di obbedienza»

Becciu privato della carica in Curia e dei diritti del cardinalato: la decisione di Papa Francesco era arrivata in tempi non sospetti, precisamente nel settembre 2020, circa quattro anni prima della sentenza di condanna. Dopo la morte del Pontefice, il porporato sardo aveva a lungo sostenuto che «non vi fosse mai stata una diretta volontà di escluderlo dal Conclave». Poi, dopo la presunta comparsa di lettere scritte da Bergoglio in persona e dopo fitti colloqui con il segretario di Stato Pietro Parolin, la posizione di Becciu si era progressivamente indebolita. Fino al passo indietro definitivo. Non una rinuncia, come il cardinale ha tenuto a specificare, ma un atto di obbedienza compiuto «avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore». Un gesto che Papa Leone XIV potrebbe ora tenere in considerazione quando farà le sue valutazioni sul futuro del porporato.

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