Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore del Milan, il ritorno in rossonero dopo lo Scudetto: i dettagli dell’accordo


La prima tessera del puzzle degli allenatori di Serie A trova il suo posto. Massimiliano Allegri ha firmato con il Milan un biennale da circa 5 milioni di euro con opzione per il terzo anno. Ora è attesa solo l’ufficialità da parte del club rossonero. Il tecnico toscano ha accettato l’offerta presentata dal nuovo direttore sportivo Igli Tare. Bruciata la concorrenza del Napoli che era sulle tracce del livornese per sostituire Antonio Conte. Allegri torna a Milanello dopo la perentesi tra il 2010 e il 2014 che ha portato ai rossoneri lo Scudetto e la Supercoppa nel 2011. Anche al termine della stagione 2014 ci fu un valzer di panchine che portò proprio Allegri a sostituire Conte alla Juventus. Curiosamente, il nuovo allenatore rossonero non potrà essere in campo per la prima partita stagionale del Milan, per via della squalifica che gli venne assegnata a seguito dell’incredibile scenata nella finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta nel maggio 2024. La squalifica sarà da scontare in Coppa Italia, competizione che il Milan dovrà iniziare già ad agosto non essendo arrivato tra le prime otto in campionato.
Il contratto di Allegri al Milan
L’accordo trovato tra la società e l’allenatore sarebbe per un contratto biennale, con l’opzione per il terzo, da 5 milioni a stagione più due di bonus. Cifra di gran lunga superiore ai 2,5 milioni con i quali era stato ingaggiato Fonseca e agli 1,5 per il subentrante Conceição. Se confermate, queste cifre farebbero di Allegri il terzo allenatore più pagato della Serie A, dopo Conte e Inzaghi. L’investimento importante della società testimonia la necessità del club di ritornare al più presto ai massimi livelli in Italia e di riconquistare un posto nelle competizioni europee dopo il flop di quest’anno.
Il ritorno dopo undici anni
Rispetto all’ultima esperienza dell’allenatore in rossonero gli scenari in casa Milan sono totalmente cambiati. Quando Max andò via il Presidente era ancora Silvio Berlusconi ma la parabola discendente era già iniziata. Nel 2017 la cessione all’imprenditore cinese Li Yonghong, nel 2018 al fondo Elliott Management e per finire il passaggio a RedBird Capital Partners nel 2022. L’attuale dirigenza del Milan, dopo le ultime stagioni di smarrimento, ha deciso di affidare la gestione sportiva della squadra all’esperto Igli Tare, il quale, come prima mossa, ha puntato tutto su Massimiliano Allegri.
Le panchine rimaste vuote
Quella occupata da Allegri è solo la prima delle numerose panchine che aspettano ancora un padrone. Molto dipenderà dalla scelta di Antonio Conte, anche se in queste ore sembra probabile un riavvicinamento con il Napoli. La Juventus rimane alla finestra nell’attesa di capire se riconfermare Igor Tudor. In cerca di un nuovo allenatore anche la Roma, dopo l’addio di Ranieri, la Fiorentina, che ha messo alla porta Palladino e l’Atalanta, separatasi dopo nove anni da Giampiero Gasperini.